Romilia addio...
Data: Marted́, 31 luglio alle 19:38:14
Argomento: Comunicati


Attraverso le agenzie di stampa una giornata travagliata... Su Romilia scoppia la bagarre tra i consiglieri provinciali durante i lavori di questa mattina nelle commissioni Territorio, Ambiente e Sport di Palazzo Malvezzi. Il clima si surriscalda a tal punto che il presidente del Consiglio provinciale, Maurizio Cevenini, si chiede se e' il caso di continuare la discussione di fronte alle telecamere delle tv,

 (ANSA) - BOLOGNA, 31 LUG - Dalla Provincia di Bologna e'
arrivato il 'no' al polo funzionale 'Romilia' che Alfredo
Cazzola avrebbe voluto far sorgere a pochi chilometri dalla
citta' e che avrebbe dovuto comprendere anche il nuovo stadio.
   La presidente della Provincia, Beatrice Draghetti, ha firmato
la lettera, indirizzata anche ai vari rappresentanti delle
istituzioni, con cui informa la societa' Aktiva (costituita da
Cazzola e dagli allora suoi soci nel Bologna Calcio Menarini e
Mario Bandiera, quest'ultimo poi uscito dalla societa'
rossoblu') della ''sostanziale incompatibilita' della proposta
con i criteri e i vincoli del Piano territoriale di
coordinamento provinciale (Ptcp)''.
   'Romilia', nella proposta presentata il 30 novembre e poi
aggiornata, prevedeva tra l'altro, oltre ad uno stadio da
25-30.000 posti, un parco divertimenti, un parco dedicato
all'automobile e un parco commerciale, ipotizzando circa 2.500
posti di lavoro.
   In questi mesi ci sono state molte polemiche e prese di
posizione pro e contro il progetto ma da giorni circolavano voci
su un pronunciamento negativo da parte della Provincia. (ANSA).
 (ANSA) - BOLOGNA, 31 LUG - La bocciatura della Giunta, dopo
le valutazioni dei tecnici della Provincia e il passaggio in
commissione, e' molto netto. Nelle conclusioni si parla di
'macrocriticita', elencandone sei: Romilia non sarebbe stata
contigua ad aree insediate ma collocata in un contesto rurale
integro; non avrebbe avuto nelle vicinanze alcun casello
autostradale; il progetto sottostima il flusso dei veicoli e
sovrastima il contributo del trasporto ferroviario; prevede
funzioni residenziali non collocate in centri urbani gia'
esistenti e dotati di servizio ferroviario metropolitano e di
servizi; ipotizza funzioni commerciali non collocabili in aree
gia' urbanizzate o urbanizzabili; non valuta le ricadute
ambientali.
   Nei tanti dettagli di non congruita' al Ptcp, Romilia, come
parco tematico, avrebbe avuto una dimensione paragonabile a
Mirabilandia o Gardaland e il progetto di Aktivia, secondo la
Provincia, ha ampiamente sottostimato le ricadute sulla
mobilita' territoriale. E in un quadro di coerenza regionale va
anche considerata, secondo la Provincia, la competitivita' con
le strutture della riviera romagnola. Altro esempio: come
insediamento commerciale Romilia avrebbe avuto, secondo i
promotori, un'attrattiva valutabile in 6.410 visitatori ogni
sabato ma centri ben piu' piccoli hanno medie di 32.000 o 19.000
visitatori.
  La presidente Draghetti, incontrando poi i giornalisti, ha
voluto sottolineare la rapidita' con cui la Provincia ha saputo
rispondere, visto che gli elaborati tecnici aggiornati sono
stati presentati il 31 maggio e ha negato la vulgata secondo la
quale il Ptcp sarebbe una sorta di 'gabbia' o di ingessatura:
''Non si puo' governare bene senza scenari di riferimento, cioe'
senza regole''. Il no a Romilia e' definitivo e Giacomo Venturi,
vicepresidente della Provincia e assessore alla pianificazione
territoriale ha ulteriormente sintetizzato il parere definendo
il progetto ''fuori scala rispetto al territorio'' con una stima
non congrua anche dell'impatto sull'aspetto geomorfologico.
  Una prima protesta e' arrivata da Nara Rebecchi, sindaco Ds di
Medicina, il comune nel cui territorio era previsto il
megainsediamento: in una lettera si e' detta 'delusa'', ha
criticato la ''rigidita''' della decisione, ha ricordato che
cosi' e' stato bocciato ''un intero territorio'', ha definito
''bugie'' quelle usate nei mesi scorsi dai detrattori del
progetto.

(ANSA).(ER) ROMILIA. CDL NON S'ARRENDE: CONSIGLIO STRAORDINARIO A AGOSTO
AN-FI CONTRO IL PTCP: UN MOSTRO CATTIVO, OSTAGGIO DELLA SINISTRA

(DIRE) Bologna, 31 lug. - Su Romilia scoppia la bagarre tra i
consiglieri provinciali durante i lavori di questa mattina nelle
commissioni Territorio, Ambiente e Sport di Palazzo Malvezzi. Il
clima si surriscalda a tal punto che il presidente del Consiglio
provinciale, Maurizio Cevenini, si chiede se e' il caso di
continuare la discussione di fronte alle telecamere delle tv,
proprio mentre infuria lo scontro tra Forza Italia e Comunisti
Italiani. Ad attaccare lancia in resta la giunta di Palazzo
Malvezzi, che in mattinata ha deliberato la bocciatura del
progetto presentato da Aktiva, e' l'azzurro Giovanni Leporati.
"Il Ptcp e' cattivo", esordisce. Poi si scaglia contro la
presidente Beatrice Draghetti e il suo vice Giacomo Venturi: "Voi
fate del male, non avete nemmeno avuto il coraggio di dire niente
sulle 3.600 firme raccolte a favore del progetto. Non avete
rispetto, siete cattivi. La vostra politica e' dire di no: per
questo non si fanno avanti degli investitori, perche' siete
cattivi". E poi, prosegue Leporati, "non sono stati sentiti ne'
il Comune di Medicina ne' il Circondario di Imola".
    Il capogruppo di Forza Italia, Luca Finotti, parla di
maggioranza "ostaggio della sinistra estrema. La sinistra
centrista- prosegue- se cosi' la si puo' chiamare, cala le brache
di fronte alla sinistra radicale". Poi attacca il Ptcp, "un
mostro incapace di raccogliere le iniziative che partono dal
territorio", e annuncia l'intenzione dell'opposizione di chiedere
la convocazione di un consiglio straordinario (anche se la scelta
e' solo della Giunta). "Avete affossato- sbotta- una possibilita'
di rilancio per una parte povera del territorio. Giustificate chi
dice che le Province vanno eliminate. Vi state assumendo una
responsabilita' enorme, il progetto meritava una valutazione
diversa da quella che avete dato".(SEGUE)
(DIRE) Bologna, 31 lug. - Il forzista Giuseppe Sabbioni se la
prende ancora una volta con il Ptcp. Un piano "dal nome dal
sapore sovietico, che crea un senso di oppressione, pieno di
norme cavillose". Dopo aver ricordato gli oltre 300 posti di
lavoro che Romilia avrebbe potuto creare, Sabbioni si rivolge al
sindaco di Medicina, Nara Rebecchi, favorevole alla realizzazione
di Romilia e presente ai lavori della commissioni. "Dovresti
dimetterti", le suggerisce. "Politicamente- incalza il capogruppo
di An, Sergio Giudotti- il problema non e' se il progetto Romilia
sia o no contenibile nelle rigide maglie del Ptcp: il problema
vero e' se il Ptcp sia uno strumento adeguato a garantire al
territorio bolognese di espandersi ed eventualmente di saper
accogliere le proposte di chi e' disposto ad investire. Legare
poi, come qualcuno ha fatto, il 'no' a Romilia con il precedente
'no' alla gara sull'autodromo di Imola, mi pare un po' illogico e
molto gonfio di 'ripicca'".
    Di tutt'altro tono le valutazioni della maggioranza, almeno
di una parte, visto che dai Ds dell'area imolese sono state
espresse forti riserve sull'esito della valutazione. "Siamo
arrivati- osserva il capogruppo del Prc, Sergio Spina- in tempi
tecnici, non so se usuali, ad un doveroso parere tecnico.
L'esistenza del Ptcp, per altro, era nota a tutti, compresi gli
amministratori della provincia, al di la' delle infatuazioni di
qualcuno per Romilia. L'ufficio tecnico ha lavorato nel rispetto
delle norme, come avevamo chiesto". Il capogruppo dei Verdi,
Alfredo Vigarani, chiede a sua volta che l'esito
dell'approfondimento sia accettato dal momento che e' coerente
con il Ptcp. "Non riesco a  capire lo stupore", dice.

 

(SEGUE)(DIRE) Bologna, 31 lug. - "Non siamo stati ostaggio della
sinistra radicale", replica a Finotti il capogruppo della
Margherita, Gabriele Zaniboni, che poi, a nome del gruppo,
"sostiene con convinzione la presidente e la giunta
nell'orientamento assunto nei confronti di Romilia e sottolinea
l'importanza del Ptcp quale atto fondamentale di programmazione
territoriale ed urbanistica".
   Il dibattito si infiamma nel corso dell'intervento del
capogruppo del Pdci, Giovanni Venturi, che accusa la minoranza di
non aver sollevato questioni tecniche nel giudizio sull'operato
della giunta. Leporati non ci sta e apostrofa Venturi di
"bolscevico" al grido di "vergogna, torna in Russia". le voci si
accavallano, tanto che il presidente della commissione Sport,
Raffaele Finelli (Ds), che ha presieduto la seduta, tenta di
sedare i "tumulti" invitando i consiglieri a non lanciare
reciproche provocazioni. In breve la discussione rientra negli
argini, pur andando avanti ad oltranza, con oltre 15 richieste
d'intervento registrate da Finelli.








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