UNA SPERANZA: IL RITORNO ALLA POLITICA
Data: Lunedì, 21 novembre alle 12:13:44
Argomento: Tribuna


Qualche giorno fa, nel suo primo discorso in Senato, il neo-premier Mario Monti ha annunciato molto chiaramente i punti sui quali intende lavorare nei prossimi mesi. Partendo da un’analisi della crisi internazionale, che ha colpito tutti ed in particolare il nostro Paese, ha fatto un richiamo esplicito alla sobrietà e ai sacrifici. Sforzi che devono essere equi per i cittadini e imponenti per la politica: “Di fronte ai sacrifici chiesti ai cittadini –ha affermato Monti- sono ineludibili interventi volti a contenere i costi di funzionamento degli organi elettivi".


Tagli dei costi alla politica, dunque, e lotta all'evasione. E poi il probabile reinserimento dell’Ici e uno studio sulla patrimoniale. Perché è indubbio che in una situazione drammatica come quella che stiamo vivendo, occorra trovare dei soldi da investire nei settori più importanti: welfare, istruzione, lavoro. Per riprendere a crescere e arrivare al necessario pareggio di bilancio, proprio come indicato dal Presidente del Consiglio.
Una delle priorità sarà la riforma del mercato del lavoro: una buona occupazione è il motore della ripresa. Su questo Monti è stato chiarissimo: nessuna riforma sarà fatta senza il consenso delle parti sociali. E qualsiasi decisione sarà presa tenendo fermi due obiettivi: rendere il mercato del lavoro più equo e favorire la crescita della produttività.
A questo proposito, reputo ammirevole la scelta del premier di fare consultazioni anche con i giovani e le donne, “le nostre grandi risorse sprecate”.
Altro punto sul quale il Presidente del Consiglio ha voluto concentrare il discorso (durato quasi 50 minuti) è l’Europa, che siamo noi, tutti. Di fronte a tutto questo, credo che possiamo affermare di aver davvero voltato pagina.
Sono lontani i sorrisi ostentati di Berlusconi, la mancanza di credibilità a livello internazionale, i bunga-bunga e le leggi ad personam. Adesso possiamo ricominciare a sperare nel futuro, facendo tutti gli equi sacrifici che ci ha chiesto Monti.

Un ultimo pensiero va al nuovo ministro degli Interni, Anna Maria Cancellieri: l’abbiamo conosciuta e apprezzata a Bologna, ha traghettato la nostra città in una fase delicatissima. E a Piero Gnudi, nominato ministro al Turismo e allo Sport. A loro, e al nuovo governo, vanno i miei migliori auguri di buon lavoro. Sappiamo perfettamente che ci troviamo davanti ad una situazione straordinaria, ma mi auguro che questo scossone sia salutare per il ritorno alla politica. Nella speranza che tornino a credere in questo anche i cittadini.







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