
Il 15 febbraio dello scorso anno ho avuto la sfortuna di chiudere i lavori del Consiglio comunale di Bologna, dopo le dimissioni di Flavio Delbono. Poi è arrivato il commissario, Anna Maria Cancellieri, abbiamo atteso 15 mesi e finalmente siamo andati alle urne. Da quel voto è uscito un sindaco al primo turno, Virginio Merola. Il primo cittadino ha subito composto la sua squadra, dando un segnale bellissimo alla città e al Paese: tra gli assessori, ci sono tanti giovani e tante donne.
Non avrei mai pensato che un anno e mezzo più tardi il destino mi riportasse nella stessa aula per riaprire i lavori. E’ stata una grande emozione riaccendere le luci in quella sala, vedere nuovamente la politica a Palazzo D’Accursio.
Una delle prime azioni che ho compiuto da neo-consigliere è stata firmare il documento per gli emolumenti. Ovvero quel foglio che sancisce che in Comune io sia ad impatto "0". Permettetemi una battuta: sotto questo profilo sono sicuramente a risparmio energetico. Non è un vanto, sia chiaro: è un fatto unico e raro, che deriva da una scelta del Partito Democratico nel suo organo di rappresentanza cittadino. Ho scelto di non assumere alcuna carica operativa né incarichi specifici per tenere il mio partito, reduce da importanti risultati elettorali, al riparo da critiche. E per evitare polemiche, che comunque ci sono state, fortunatamente solo da parte di una minoranza e non dalla gente che incontro per strada e che mi dice sempre una semplice frase: “Tieni duro”. Non è certo il duro inteso alla Bossi. Ma una scelta di coerenza, dignità, rispetto per coloro che mi hanno votato. Nessuno più di me sa che le regole sono sacrosante e vanno rispettate, così come le deroghe devono essere giustamente motivate e vanno date con il contagocce. Ma tutto questo ormai è storia passata.
Adesso la politica è tornata a Palazzo e io ci sarò. Sarà dalla poltrona che Dozza occupò quando per malattia fu costretto ad interrompere la sua esperienza di sindaco che darò il mio contributo nel ruolo di consigliere comunale di maggioranza, quindi a sostegno del sindaco Merola. Quando dieci anni fa proposi di scrivere il suo nome su quella poltrona, mai avrei pensato di occuparla oggiAggiungi un appuntamento per oggi.
Mi impegnerò insieme a tutti i membri del consiglio e della Giunta a far ripartire la nostra città, senza mai dimenticare di ascoltare i cittadini. E cercando di garantire, come e più degli altri, la mia presenza. Buon lavoro a tutti, Bologna si merita il meglio da noi tutti.
Maurizio Cevenini