In onore di Marco Biagi
Data: Mercoledì, 21 febbraio alle 19:41:06 Argomento: Comunicati
20 febbraio 2007 sarà una data da ricordare per la Provincia di Bologna. In parte con un lavoro "in punta di piedi" si è recuperato, almeno in parte, uno strappo con la famiglia Biagi.
CEVENINI INTERVERRA' SULLA QUESTIONE DELL'INTITOLAZIONE
(DIRE) Bologna, 20 feb. - Questo pomeriggio, in apertura di
seduta, il presidente del Consiglio provinciale Maurizio Cevenini
interverra' in merito all'intitolazione a Marco Biagi e Massimo
D'Antona della sala riunioni delle Commissioni. L'annuncio sulla
futura sala Biagi-D'Antona in Provincia a Bologna e' arrivato in
mattinata con una nota ufficiale di Palazzo Malvezzi, dopo che da
qualche giorno si rincorrevano conferme in via ufficiosa sul
previsto intervento di Cevenini.
(ER) BIAGI. TARGA IN PROVINCIA BOLOGNA CON RIFERIMENTO ALLE BR
E CON L'ASSENSO DI MARINA BIAGI; L'ANNUNCIO DI CEVENINI IN AULA
(DIRE) Bologna, 20 feb - Ora e' proprio ufficiale. La sala
Biagi-D'Antona della Provincia di Bologna rechera' la dicitura:
"A Marco Biagi e Massimo D'Antona, vittime delle Brigate Rosse".
Con tanto di placet della vedova Marina: "Ovviamente non posso che essere d'accordo che nella targa si precisi per mano di chi sono stati uccisi Marco e Massimo". Lo ha deciso il Consiglio provinciale di questo pomeriggio, con una votazione svolta in apertura di seduta: 32 presenti e 32 si'. Nessuna sorpresa, dunque, dopo le polemiche di due settimane fa sul Prc (che voto' contro l'intitolazione della sala) e dopo la querelle in merito alla targa di piazzetta Biagi. Il cambio della frase e' stato approvato dalla famiglia del giuslavorista, come riferisce Maurizio Cevenini, presidente del Consiglio che in questi giorni si e' speso per mantenere i contatti con la famiglia e per concordare in tutto e per tutto la delicata iniziativa.
"Ovviamente non posso che essere d'accordo che nella targa si precisi per mano di chi sono stati uccisi Marco e Massimo", e' l'assenso di Marina Biagi.
In aula, la votazione e' stata anticipata da un breve discorso di Cevenini (nessun altro ha preso la parola), che ha precisato come "nessuno ha mai voluto mettere in dubbio la verita' storica sull'uccisione di Marco Biagi e Massimo D'Antona.
Nel riconfermare la nostra decisione, ritengo che ci siano le condizioni per togliere ogni dubbio, per sgombrare il campo dalle speculazioni, rivedendo il breve testo che accompagna l'intitolazione della sala". La stanza e' quella dove si riuniscono le commissioni consiliari di Palazzo Malvezzi, una sala che Cevenini si augura "sia sempre piu' luogo di confronto, di scelte nel rispetto reciproco delle posizioni, lontano da
quello che viene definito il teatrino della politica". (SEGUE)
DIRE) Bologna, 20 feb. - A margine del Consiglio, il presidente dell'assemblea ha poi aggiunto che "tutti i gruppi si sono riconosciuti nelle mie parole e soprattutto nell'interpretazione sulla verita' storica. Non e' un voto di forma, ma di sostanza, come ha dimostrato anche l'applauso finale", scaturito prima di tutto dai banchi del centrodestra, a cui e' seguita una breve standing ovation. Ora l'inaugurazione della sala, conclude Cevenini, sara' "concordata con la presidente Beatrice Draghetti e con la famiglia, per evitare sovrapposizioni con altri momenti".
MA AN ATTACCA: L'AMMINISTRAZIONE TORNA SUI SUOI PASSI
(DIRE) Bologna, 20 feb - "Non era una questione di intitolazione allora e non lo e' oggi", afferma Sergio Spina del Prc. Una "risposta precisa e concreta ad una serie di interpretazioni infondate", e' invece il commento del diessino Massimo Gnudi. E' una soddisfazione dai toni diversi quella che emerge dalle due anime della maggioranza di centrosinistra in Provincia a Bologna, dopo il voto unanime di oggi pomeriggio che ha sancito l'inserimento del riferimento alle Brigate Rosse nella targa della futura sala Biagi-D'Antona a Palazzo Malvezzi. Quello di oggi, sostiene dunque il capogruppo Ds, e' la "risposta piu' precisa e concreta ad una serie di interpretazioni infondate, che si e' cercato di accreditare intorno a questa scelta". Gnudi esprime dunque "soddisfazione per l'atto compiuto oggi", al pari di Spina, numero uno del Prc, che pero' rimane sulle sue posizioni in merito alla polemica scaturita due settimane fa sull'intitolazione della sala. "Non era una questione di intitolazione allora e non lo e' oggi", afferma l'esponente di Rifondazione, che poi non si lascia scappare l'occasione per ribadire le ragioni del Prc: "Quanto successo in queste due settimane ci rinfranca. La discussione che avevamo chiesto sulla memoria condivisa ci e' stata ributtata in faccia come un 'no' all'intitolazione, mentre noi non siamo mai stati contrari a questo. La discussione che chiedevamo e' stata invece perseguita per altri canali, come attraverso l'impegno del presidente Maurizio Cevenini, che ha mantenuto i contatti con la famiglia" in maniera pacata e silenziosa. "Il tema della sensibilita'- aggiunge Spina- non si risolve nel prendere o lasciare un odg". (SEGUE)
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