Repubblica — 29 ottobre 2009 pagina 7 sezione: BOLOGNA
UN NOME: «Bonaccini». Un numero: «10». Maurizio Cevenini, il Signore degli Anelli bolognese, ha esportato in terra straniera la sua specialità: il matrimonio. Rito in cui in cui alla fine celebrato e celebrante è lui stesso. Il recordman degli sposalizi ha regalato una maglia del Bologna F.C. a Stefano Bonaccini, neosegretario regionale del Pd. Maglia ufficiale del Centenario, con dietro il nome dell' omaggiato e il numero 10.
Matrimonio politico. La cerimonia della consegna è avvenuta a Modena, città di Bonaccini, davanti a un pubblico di militanti-tifosi che alla prima apparizione della maglietta ha mescolato un «Ohh» di stupore a «Buu» di vago dissenso tifoso. Cevenini, presidente del Consiglio comunale bolognese, martedì sera era l' unico politico di Bologna alla discoteca Il Baluardo, alla festa per la vittoria di Bonaccini. «Il sindaco di Bologna» lo ha indicato un invitato. «Noo» si è schernito lui. «E' quello dei matrimoni» hanno ristabilito la verità altri astanti. Bonaccini dal palco ha fatto un breve discorso, ha reso onore e ringraziato Mariangela Bastico e Dario Franceschini, rivali sconfitti, ha chiamato all' unità del partito. Poi da sotto al palco è apparso Cevenini. «Conosco Stefano da prima che facessimo politica. Giocavamo insieme a calcio». Ha tirato fuori un pacchetto. «Io arrivo sempre secondo. Avevo preparato un regalo che sarebbe andato bene sempre...». Gente con il fiato sospeso. Si scarta: maglia bianca con striscia rossoblu e nome. «Oh, buu». Cevenini ride: «Eh no, Bonaccini ha appena detto che nel partito non ci sono più magliette». Tutti applaudono. «Ringrazio Maurizio. - fa Bonaccini - Il sindaco Pighi (ndr: modenese in maglione canarino) ha ordinato di chiudere le porte. Cevenini avrà qualche problema ad uscire vivo».
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