PD A SD: NOI SIAMO FORZA RESPONSABILE DI GOVERNO
(DIRE) Bologna, 25 gen. - Dopo l'allarme scatenato a Palazzo
Malvezzi dalle dichiarazioni della mussiana Vania Zanotti ("non
so fino a quando sara' possibile continuare a ricercare la
collaborazione"), il Pd in Provincia sceglie di non smorzare piu'
di tanto i toni. E soprattutto non ci sta a passare per chi mette
a repentaglio la coalizione.
E mentre il presidente del
Consiglio, Maurizio Cevenini, predica calma ma vede un "clima
molto teso", il capogruppo del Pd, Gabriele Zaniboni, dice di
voler rispondere "colpo su colpo" ai mussiani e richiama gli
alleati: "Negli enti elettivi il quadro delle alleanze dovra'
essere il piu' omogeneo possibile".
Il capogruppo del Pd riconosce che "pensare che la Provincia
di Bologna sia un mondo a se' stante e' illusorio, anche noi
siamo parte di un contesto e di un sistema". Quindi, "e' ovvio
che possano esserci ricadute a tutti i livelli". Tuttavia, a
detta di Zaniboni "la situazione a Palazzo Malvezzi e' abbastanza
tranquilla", ma ammette che "qualche segnale di fibrillazione si
intravede, soprattutto sugli ordini del giorno". Zanotti accusa
il Pd di voler andare per la propria strada ma "e' un discorso
che rovescio", ribatte Zaniboni. Il Pd in Provincia "e' il
garante assoluto dell'applicazione del programma di mandato". A
dimostrazione di cio', "tutte le delibere sono passate con il
nostro voto favorevole". Lo stesso non si puo' dire, rileva
Zaniboni, per "altri" della coalizione: "C'e' un 10% delle
delibere che non ha raccolto tutti i voti della
maggioranza". (DIRE) Bologna, 25 gen. - "Il Pd- conclude l'ex capogruppo della
Margherita a Palazzo Malvezzi- e' una forza responsabile di
governo". Il tono della replica scelto da Zaniboni, quindi, fa il
paio con un quadro che vede la presidente Beatrice Draghetti
decisa a tenere unita la coalizione, ma con molti partiti spinti
da forte centripete.
Il Pd deve fronteggiare anche i Verdi, che sulle possibili
ripercussioni in Provincia della crisi di Governo prendono tempo,
ma al pari di Sd non mandano giu' l'autonomia elettorale
ventilata da Walter Veltroni e ripresa dal coordinatore
provinciale Andrea De Maria. "E' presto per dirlo, perche' a
caldo ognuno sta valutando- commenta il capogruppo Alfredo
Vigarani- ma mi auguro che quello che e' successo a Roma spinga
il Pd a rivedere le proprie posizioni". Per il futuro, Vigarani
auspica che "rimanga un margine di collaborazione", per dar vita
ad un contesto che valorizzi di piu' "i valori ambientalisti e di
sinistra". A tensioni ormai evidenti, arriva l'appello alla
prudenza del presidente del Consiglio provinciale Maurizio
Cevenini: "Calma e gesso". Per Cevenini il clima in Provincia "e'
molto teso", ma deve prevalere "la calma e la capacita' di
riflettere". La caduta di Prodi, pero', non puo' certo passare
inosservata: "E' chiaro che quanto successo a Roma potra' dare
uno scossone anche qua, ma nelle realta' amministrative e' tutto
diverso". La giunta Draghetti, in sintesi, "non e' il Governo".
Nel frattempo, Palazzo Malvezzi va
avanti con un vertice di maggioranza alla settimana. Quello
dedicato all'assetto della coalizione e' previsto per meta'
febbraio, ma prima (all'inizio della prossima settimana) ci sara'
l'incontro sul tema spinoso delle infrastrutture.
Considerando le dichiarazioni di Zanotti sulla priorita'
politica che De Maria ha assegnato al Passante nord ("Far leva
proprio sull'elemento che divide non e' casuale"), l'appuntamento
rischia di essere gia' un banco di prova bollente per la maggioranza.