
Si chiude, grazie di tutto
Data: Giovedì, 24 gennaio alle 22:31:08 Argomento: Tribuna
Ore 20 del 24 gennaio 2008. Scrivo mentre ascolto, uno dopo l’altro, i senatori che si pronunciano sulla fiducia al Governo. Il “tiranno” che mi sollecita la consegna dell’articolo non mi permette di attendere l’esito finale entro un’ora si chiude il giornale e devo inviare il mio contributo settimanale. Allora scrivo sull’onda dei sentimenti, delle sensazioni che raccolgo di giorno in giorno negli incontri con i cittadini.
Mi capita spesso, anche su queste pagine, di ricordare che rispetto a molti colleghi ho la fortuna di incontrare ogni giorno per motivi diversi decine di persone di ogni età, estrazione sociale, prevalentemente lontani dalla politica attiva; raccolgo umori, spesso proteste, cerco di dare risposte ma soprattutto ascolto… Il clima è pesante, la sfiducia prevale e si distribuisce uniformemente sulla politica. Se dovessi tradurre quello che sento e fossi consultato dal Capo dello Stato riporterei che il mio campione chiede un governo tecnico che rivoluzioni l’attuale sistema dei Partiti che da solo non sa rinnovarsi. Ma torno con l’orecchio a Radio Radicale (preziosa quando riporta asetticamente i dibattiti), l’opposizione fa il suo mestiere, a volte in modo volgare, chiedendo a Prodi di ritirarsi perché non ha più i voti (forse non li ha mai avuti, ma fa rabbia sentire i rappresentanti della maggioranza rivendicare con forza e orgoglio l’azione del Governo. Fate un esame di coscienza, cari senatori e deputati, pensando quante volte a turno avete minato l’azione di Prodi e dei suoi ministri. Le rassegne stampa di questi due anni sono piene degli appelli di Berlusconi al voto, a volte in difficoltà con i suoi alleati, ma soprattutto i distinguo, i mezzi ricatti non solo di Mastella ma di molti altri. E ora ci si scandalizza perché Veltroni dice che il Pd andrà alle elezioni da solo? Ha ragione,dal ’96 in poi la sinistra ha dimostrato di non saper stare assieme al governo e occorre prenderne atto. Ci siamo riusciti per tanti anni nelle amministrazioni locali ma a Roma no. Ora, comunque vada, è finita.
Ore 21 oltre alla radio ho anche la televisione accesa. Arriva inesorabile, definitivo il verdetto: 161 contro, 156 a favore… è finita. Grazie a Romano Prodi, persona onesta e cocciuta, che ha provato fino in fondo a tenere in rotta una barca minata fin dal giorno dopo le elezioni, grazie ad alcuni ministri che hanno saputo svolgere il proprio mestiere senza occuparsi di beghe e posizioni di partito, grazie ai senatori e deputati del mio partito che, per senso di responsabilità, hanno evitato le polemiche quotidiane e da bravi soldati hanno sostenuto il proprio schieramento. Ora governo tecnico di breve durata o al voto con l’augurio che PD corra da solo.
Bologna 24 gennaio 2008 Maurizio Cevenini
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