
Auguri
Data: Giovedì, 27 dicembre alle 18:42:03 Argomento: Tribuna
Nelle giornate in cui il mondo intero si mobilita per fare un atto di bontà da rinnegare inesorabilmente per tutto l’anno, giunge dall’Onu una buona notizia, la ”Moratoria sulla pena di morte”.
Tecnicamente si chiama così la risoluzione che ha portato oltre cento Stati a convergere su una scelta di civiltà che dovrebbe essere scontata ma che fino ad oggi, nonostante molti tentativi, era sempre naufragata nel mare dei veti incrociati. Cosa cambia? Certamente qualche segnale concreto si è già visto, in particolare in alcuni Stati americani, ma resta forte la perplessità quando due colossi come gli Stati Uniti e la Cina si sono schierati con il gruppo dei contrari. E’ un successo della diplomazia italiana ed europea che con tenacia, pungolati dai radicali, hanno coagulato un grande consenso; in questo momento di riflessione occorre comunque rivolgere il pensiero alle tante persone che di quelle mani assassine, che giustamente vanno salvate dalla scelta “occhio per occhio”, sono state vittime. Ai figli e alle madri che oggi si chiudono nel lutto e nel silenzio per la perdita dei loro cari va garantito che i colpevoli scontino fino in fondo le pene, è un equilibrio sacrosanto che va raggiunto a difesa dei deboli.
Ma questo periodo natalizio è anche occasione nel nostro Paese per fare il bilancio di un anno e per questo i giornali sfornano classifiche sulla vivibilità delle nostre città e giustamente si apre il dibattito non tanto sul fatto che le città del sud mantengono saldamente il loro posto da fanalino di coda, ma che Bologna “slitta” al 12° posto. Giusto, anche perché resta alto il tasso di criminalità e la percezione diffusa di difficoltà. Se accompagniamo a questo i focolai di crisi aziendali sul nostro territorio possiamo parlare di malessere raccomandando a tutti di non cadere in prostrazione. La situazione è preoccupante ma Bologna ha le risorse per risalire la china, occorre una nuova ventata di entusiasmo alla quale devono concorrere tutti a partire dagli amministratori, passando dagli organi di stampa che non vendono meno quando danno le buone notizie, per arrivare ai cittadini. Ho incontrato 120 studenti che nella sala del consiglio provinciale hanno simulato una seduta su un tema che ha spaccato il paese: le cellule staminali. Da quel incontro, dal loro modo di intervenire, confrontarsi ho avuto la conferma che molto spesso siamo noi adulti a complicare le cose. Ecco se dovessi fare un proposito per l’anno nuovo direi che ogni sforzo va rivolto alla valorizzazione dei giovani nelle scuole, negli spazi di aggregazione. Tra loro trovo meno pessimismo di quanto viene sparso nei salotti televisivi, che hanno la presunzione di rappresentare dubbi e disagi di chi, paradossalmente, non hanno mai incontrato. Auguri a tutti.
Bologna, 16 dicembre 2007
Maurizio Cevenini
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