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Attraverso le agenzie di stampa una giornata travagliata...
Su Romilia scoppia la bagarre tra i
consiglieri provinciali durante i lavori di questa mattina nelle
commissioni Territorio, Ambiente e Sport di Palazzo Malvezzi. Il
clima si surriscalda a tal punto che il presidente del Consiglio
provinciale, Maurizio Cevenini, si chiede se e' il caso di
continuare la discussione di fronte alle telecamere delle tv,
(ANSA) - BOLOGNA, 31 LUG - Dalla Provincia di Bologna e' arrivato il 'no' al polo funzionale 'Romilia' che Alfredo Cazzola avrebbe voluto far sorgere a pochi chilometri dalla citta' e che avrebbe dovuto comprendere anche il nuovo stadio. La presidente della Provincia, Beatrice Draghetti, ha firmato la lettera, indirizzata anche ai vari rappresentanti delle istituzioni, con cui informa la societa' Aktiva (costituita da Cazzola e dagli allora suoi soci nel Bologna Calcio Menarini e Mario Bandiera, quest'ultimo poi uscito dalla societa' rossoblu') della ''sostanziale incompatibilita' della proposta con i criteri e i vincoli del Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp)''. 'Romilia', nella proposta presentata il 30 novembre e poi aggiornata, prevedeva tra l'altro, oltre ad uno stadio da 25-30.000 posti, un parco divertimenti, un parco dedicato all'automobile e un parco commerciale, ipotizzando circa 2.500 posti di lavoro. In questi mesi ci sono state molte polemiche e prese di posizione pro e contro il progetto ma da giorni circolavano voci su un pronunciamento negativo da parte della Provincia. (ANSA). (ANSA) - BOLOGNA, 31 LUG - La bocciatura della Giunta, dopo le valutazioni dei tecnici della Provincia e il passaggio in commissione, e' molto netto. Nelle conclusioni si parla di 'macrocriticita', elencandone sei: Romilia non sarebbe stata contigua ad aree insediate ma collocata in un contesto rurale integro; non avrebbe avuto nelle vicinanze alcun casello autostradale; il progetto sottostima il flusso dei veicoli e sovrastima il contributo del trasporto ferroviario; prevede funzioni residenziali non collocate in centri urbani gia' esistenti e dotati di servizio ferroviario metropolitano e di servizi; ipotizza funzioni commerciali non collocabili in aree gia' urbanizzate o urbanizzabili; non valuta le ricadute ambientali. Nei tanti dettagli di non congruita' al Ptcp, Romilia, come parco tematico, avrebbe avuto una dimensione paragonabile a Mirabilandia o Gardaland e il progetto di Aktivia, secondo la Provincia, ha ampiamente sottostimato le ricadute sulla mobilita' territoriale. E in un quadro di coerenza regionale va anche considerata, secondo la Provincia, la competitivita' con le strutture della riviera romagnola. Altro esempio: come insediamento commerciale Romilia avrebbe avuto, secondo i promotori, un'attrattiva valutabile in 6.410 visitatori ogni sabato ma centri ben piu' piccoli hanno medie di 32.000 o 19.000 visitatori. La presidente Draghetti, incontrando poi i giornalisti, ha voluto sottolineare la rapidita' con cui la Provincia ha saputo rispondere, visto che gli elaborati tecnici aggiornati sono stati presentati il 31 maggio e ha negato la vulgata secondo la quale il Ptcp sarebbe una sorta di 'gabbia' o di ingessatura: ''Non si puo' governare bene senza scenari di riferimento, cioe' senza regole''. Il no a Romilia e' definitivo e Giacomo Venturi, vicepresidente della Provincia e assessore alla pianificazione territoriale ha ulteriormente sintetizzato il parere definendo il progetto ''fuori scala rispetto al territorio'' con una stima non congrua anche dell'impatto sull'aspetto geomorfologico. Una prima protesta e' arrivata da Nara Rebecchi, sindaco Ds di Medicina, il comune nel cui territorio era previsto il megainsediamento: in una lettera si e' detta 'delusa'', ha criticato la ''rigidita''' della decisione, ha ricordato che cosi' e' stato bocciato ''un intero territorio'', ha definito ''bugie'' quelle usate nei mesi scorsi dai detrattori del progetto.
(ANSA).(ER) ROMILIA. CDL NON S'ARRENDE: CONSIGLIO STRAORDINARIO A AGOSTO AN-FI CONTRO IL PTCP: UN MOSTRO CATTIVO, OSTAGGIO DELLA SINISTRA
(DIRE) Bologna, 31 lug. - Su Romilia scoppia la bagarre tra i consiglieri provinciali durante i lavori di questa mattina nelle commissioni Territorio, Ambiente e Sport di Palazzo Malvezzi. Il clima si surriscalda a tal punto che il presidente del Consiglio provinciale, Maurizio Cevenini, si chiede se e' il caso di continuare la discussione di fronte alle telecamere delle tv, proprio mentre infuria lo scontro tra Forza Italia e Comunisti Italiani. Ad attaccare lancia in resta la giunta di Palazzo Malvezzi, che in mattinata ha deliberato la bocciatura del progetto presentato da Aktiva, e' l'azzurro Giovanni Leporati. "Il Ptcp e' cattivo", esordisce. Poi si scaglia contro la presidente Beatrice Draghetti e il suo vice Giacomo Venturi: "Voi fate del male, non avete nemmeno avuto il coraggio di dire niente sulle 3.600 firme raccolte a favore del progetto. Non avete rispetto, siete cattivi. La vostra politica e' dire di no: per questo non si fanno avanti degli investitori, perche' siete cattivi". E poi, prosegue Leporati, "non sono stati sentiti ne' il Comune di Medicina ne' il Circondario di Imola". Il capogruppo di Forza Italia, Luca Finotti, parla di maggioranza "ostaggio della sinistra estrema. La sinistra centrista- prosegue- se cosi' la si puo' chiamare, cala le brache di fronte alla sinistra radicale". Poi attacca il Ptcp, "un mostro incapace di raccogliere le iniziative che partono dal territorio", e annuncia l'intenzione dell'opposizione di chiedere la convocazione di un consiglio straordinario (anche se la scelta e' solo della Giunta). "Avete affossato- sbotta- una possibilita' di rilancio per una parte povera del territorio. Giustificate chi dice che le Province vanno eliminate. Vi state assumendo una responsabilita' enorme, il progetto meritava una valutazione diversa da quella che avete dato".(SEGUE) (DIRE) Bologna, 31 lug. - Il forzista Giuseppe Sabbioni se la prende ancora una volta con il Ptcp. Un piano "dal nome dal sapore sovietico, che crea un senso di oppressione, pieno di norme cavillose". Dopo aver ricordato gli oltre 300 posti di lavoro che Romilia avrebbe potuto creare, Sabbioni si rivolge al sindaco di Medicina, Nara Rebecchi, favorevole alla realizzazione di Romilia e presente ai lavori della commissioni. "Dovresti dimetterti", le suggerisce. "Politicamente- incalza il capogruppo di An, Sergio Giudotti- il problema non e' se il progetto Romilia sia o no contenibile nelle rigide maglie del Ptcp: il problema vero e' se il Ptcp sia uno strumento adeguato a garantire al territorio bolognese di espandersi ed eventualmente di saper accogliere le proposte di chi e' disposto ad investire. Legare poi, come qualcuno ha fatto, il 'no' a Romilia con il precedente 'no' alla gara sull'autodromo di Imola, mi pare un po' illogico e molto gonfio di 'ripicca'". Di tutt'altro tono le valutazioni della maggioranza, almeno di una parte, visto che dai Ds dell'area imolese sono state espresse forti riserve sull'esito della valutazione. "Siamo arrivati- osserva il capogruppo del Prc, Sergio Spina- in tempi tecnici, non so se usuali, ad un doveroso parere tecnico. L'esistenza del Ptcp, per altro, era nota a tutti, compresi gli amministratori della provincia, al di la' delle infatuazioni di qualcuno per Romilia. L'ufficio tecnico ha lavorato nel rispetto delle norme, come avevamo chiesto". Il capogruppo dei Verdi, Alfredo Vigarani, chiede a sua volta che l'esito dell'approfondimento sia accettato dal momento che e' coerente con il Ptcp. "Non riesco a capire lo stupore", dice.
(SEGUE)(DIRE) Bologna, 31 lug. - "Non siamo stati ostaggio della sinistra radicale", replica a Finotti il capogruppo della Margherita, Gabriele Zaniboni, che poi, a nome del gruppo, "sostiene con convinzione la presidente e la giunta nell'orientamento assunto nei confronti di Romilia e sottolinea l'importanza del Ptcp quale atto fondamentale di programmazione territoriale ed urbanistica". Il dibattito si infiamma nel corso dell'intervento del capogruppo del Pdci, Giovanni Venturi, che accusa la minoranza di non aver sollevato questioni tecniche nel giudizio sull'operato della giunta. Leporati non ci sta e apostrofa Venturi di "bolscevico" al grido di "vergogna, torna in Russia". le voci si accavallano, tanto che il presidente della commissione Sport, Raffaele Finelli (Ds), che ha presieduto la seduta, tenta di sedare i "tumulti" invitando i consiglieri a non lanciare reciproche provocazioni. In breve la discussione rientra negli argini, pur andando avanti ad oltranza, con oltre 15 richieste d'intervento registrate da Finelli.
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