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Comunicati: CIAO CEV
Postato il Giovedì, 10 maggio alle 17:47:27 di |
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"Facciamo una cosa alla Cev". Che fosse un comunicato stampa, un video o una chiacchierata con una coppia di futuri sposi, questa era la prima indicazione che Maurizio dava a noi tutti. "Alla Cev” voleva dire tante cose. E lui, Maurizio, non ce le ha mai spiegate. Il motivo è semplice: non sarebbero più state genuine. La spontaneità, questa era la prima cosa. E poi la semplicità, perché il suo messaggio doveva arrivare a tutti ed essere pieno di valori, di significati. Ma soprattutto "alla Cev" voleva dire saper stare tra la gente, con la sua Bologna. E non era facile, perché nessuno la conosceva meglio di lui. Il dolore che proviamo non si può scrivere. E allora, ciao Maurizio.
Il tuo staff.
AL MIO DOTTORE.. Caro Dottore, dodici anni sono ormai passati da quel famoso 14 luglio. Da allora, tutti i giorni sono stati pieni di gioia tra gli amici e tutta la gente che le voleva bene.Il nostro viaggio doveva finire con la nostra pensione, ma qualcosa lo ha interrotto...... vorrei tanto capire che cosa?????Grazie per tutto quello che mi ha insegnato, per tutto il tempo che ha passato vicino ai miei problemi che, insieme, mi ha aiutato a risolvere, grazie per tutto quello che ha fatto per me. I ricordi più belli di questi anni sono stati il mio matrimonio, il saluto in Comune ed in Provincia e anche tutte le campagne elettorali passate insieme tra sgridate e gioie.Tutto questo ed anche altri momenti rimarranno per sempre nel mio cuore: è stato e rimarrà per sempre il mio Dottore e nessuno potrà mai sostituirlo. GRAZIE CEV!E come abbiamo detto sempre in campagna elettorale: "IL CEV C'E' ".Io aggiungo: "CI SARA' SEMPRE".Tamara Imbaglione RICORDO INDELEBILEStare dietro al Cev era davvero un'impresa. Uno che lavorava sette giorni su sette per diciotto ore al giorno ti sfinisce. Non conosceva pause, non rifiutava un invito, piuttosto si sdoppiava ma cercava di andare da tutti. Per cosa? Per "niente". Per essere disponibile a tutti, per far sentire la politica vicina alla gente, per far vedere che quando sei in mezzo a loro non sei nè di destra nè di sinistra, sei proprietà della città. E tutti ti vogliono bene. Un affetto così grande che non avevo mai visto dare a nessuno. Ed è quello che mi ha avvicinato a lui. Ho cominciato a dargli una mano perché vedevo che faceva tutto da solo, il sito, gli articoli, la posta e centinaia di foto dei matrimoni organizzate in modo un po' disordinato.Ho rifatto tutto daccapo utilizzando un sistema completamente gratuito, perché nessuno avesse poi qualcosa da pretendere o spese da far pagare. Poi partì la prima campagna elettorale e io iniziai a occuparmi anche della grafica e delle foto. Quando capì che eravamo sulla stessa lunghezza d'onda mi disse "non potremmo mettere anche qualche video?" Risposi, io ce l'ho una telecamerina ma non ne ho mai fatti. Ci provo. Da lì in poi fu una documentazione continua. Per farsi vedere? No, per documentare tutto quello che faceva. Perché la gente doveva entrare nel sito e trovare tutto, i suoi contatti, gli impegni, le foto, i video, i pensieri, tutto ben visibile. Tutto limpido. Proprio come lui.
Ci siamo anche tanto divertiti, le campagne elettorali con Giacobazzi, Carpani, I fuori come un balcone, gli amici bolognesi che lo hanno sempre sostenuto. E' stato un turbine di eventi ma abbiamo vinto tutto quello che si poteva! Non ho mai provato un orgoglio così grande nel vedere quei risultati. Ma la gente lo sapeva già per chi votare. Era un amore reciproco.Del resto non ne voglio parlare, perché tutti ce lo vogliamo ricordare nei momenti migliori. Perché lui era il migliore! Anzi, lui era il CEV!!Lo so già cosa sta pensando adesso: "Mi raccomando, riprendi tutto, eh!"Mi dispiace Cev, ma stavolta non riesco proprio a filmare niente. Silver
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