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(ER) COMUNE BOLOGNA. MAMELI APRE IL CONSIGLIO, LA LEGA NON CANTA
LEMBI E SCARANO ALLA PRESIDENZA, CEVENINI SULLA SEDIA DI DOZZA
(DIRE) Bologna, 7 giugno.
Si apre con l'inno di Mameli il primo
Consiglio comunale di Bologna dopo il commissariamento. A fare
gli onori di casa un commosso Maurizio Cevenini (Pd), che in
qualita' di presidente dell'aula calo' il sipario oltre un anno e
mezzo fa. "Non avrei mai pensato che per il destino, le scelte
del mio partito e un certo numero di preferenze toccasse a me
riaprire i lavori del Consiglio comunale", le prime parole di
Cevenini, che dopo l'inno d'Italia (gli esponenti della Lega nord
sono gli unici a non cantare) procede alla convalida del sindaco
eletto, Virginio Merola, e dei 36 consiglieri comunali.
Poi, tocca all'elezione del nuovo presidente dell'aula di Palazzo D'Accursio, carica a cui Cevenini ha rinunciato amaramente per le polemiche nei giorni scorsi, da parte del suo stesso partito, sul doppio incarico in Regione e in Comune.
Senza sorprese rispetto alle previsioni e con voto unanime, vengono elette Simona Lembi (Pd) alla guida del Consiglio comunale e la leghista Francesca Scarano come vicepresidente, proposte in maniera congiuta da tutti i capigruppo con una lettera letta in aula da Cevenini. "Ci fa piacere che siano state scelte due donne giovani- afferma Massimo Bugani, capogruppo del Movimento 5 stelle- e' un ottimo segnale. Ma non avremmo avuto problemi anche a votare Cevenini, per l'ottimo lavoro fatto nello scorso mandato e per il numero di preferenze ottenute alle elezioni. Solo- aggiunge Bugani- avremmo insistito di piu' sulle sue dimissioni dalla Regione". (SEGUE)
(DIRE) Bologna, 7 giu. - Il diretto interessato la prende col sorriso. "Non avevo dubbi sulla seconda parte- replica Cevenini- ma mi fa molto piacere la prima". Anche per i capigruppo di Lega nord e Pdl, Manes Bernardini e Marco Lisei, la nomina di Lembi e Scarano e' "un ottimo segnale d'inizio e di collaborazione" tra maggioranza e opposizione. Per il numero uno del Pd in Consiglio comunale, Sergio Lo Giudice, la scelta di due donne alla guida dell'aula "e' un segnale di rinnovamento" da parte della nuova amministrazione. Alle dichiarazioni segue il voto (si astengono solo le dirette interessate), quindi Cevenini passa il testimone a Lembi con un lungo abbraccio denso di commozione. A mister preferenze, Lembi indirizza "tutta la mia riconoscenza" e assicura che si rivolgera' a lui, insieme agli altri ex presidenti del Consiglio comunale (Flamigni, Marchetti e Sofri), nei momenti di difficolta'. Ritornato tra i banchi, Cevenini prende posto nello scranno a lui assegnato, quello che appartenne a Giuseppe Dozza.
(ER) COMUNE BOLOGNA. MEROLA: BUONA POLITICA SI FA DANDO ESEMPIO
NEL PRIMO DISCORSO IN AULA LODA CEVENINI: UN BUON SINDACO...
(DIRE) Bologna, 7 giu. - Nel primo discorso in Consiglio
comunale, Virginio Merola sceglie di rendere omaggio a Maurizio
Cevenini, che senza il discusso episodio della malattia sarebbe
stato con ogni probabilita' seduto al suo posto. Ma del Cev
Merola loda il modello di una politica che deve essere "popolare"
senza essere per questo "volgare" o cedere al "chiasso". La
"buona politica- ha detto Merola- e' anche rinnovata capacita' di
provare a dare l'esempio, di precedere e non sempre solo
assecondare umori e atteggiamenti, in nome di una malintesa e
fuorviante vicinanza ai cittadini". Merola che domani togliera' i
pass per la Ztl agli amministratori e dirigenti di Palazzo
D'Accursio e delle societa' partecipate, afferma che "noi non
siamo diversi dai cittadini, ma per essere loro rappresentanti
'autentici' dobbiamo sapere esercitare con responsabilita' la
nostra liberta' di cittadini e di amministratori eletti".
L'omaggio a Cevenini, accompagnato dalla consueta commozione,
non e' dovuto solo al "suo incontrovertibile apporto elettorale-
chiarisce- ma per le sue specifiche caratteristiche e qualita'
che, sono sicuro, ne avrebbero fatto un buon sindaco e che oggi
lo rendono un protagonista importante, insieme a tutti voi,
consigliere e consiglieri, della rappresentanza politica della
nostra citta'". Commosso Merola e' stato fin da subito, dal
saluto ai "cari famigliari" (in aula c'era anche la madre). Poi,
ha citato subito la maggiore presenza femminile in aula, "a cui
ha contribuito in modo determinante anche l'attuale opposizione.
Questo fatto- assicura il sindaco- e' una condizione importante
di partenza per la costruzione della buona politica di cui
abbiamo bisogno, che e' prima di tutto sintonia con la situazione
demografica e sociale della nostra citta'".
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