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Maurizio Cevenini compie un passo avanti verso le comunali del 2011.
“Dire che sono emozionato sembra una frase fatta, ma non è vero. Questa è
la mia prima vera volta nella quale io sono su un palco del PD come
protagonista, in un dibattito politico importante.
Dico quello che dicono i bolognesi, non soltanto a me, a tanti di noi
quando giriamo per la strada: c’è delusione, c’e richiesta di chiarezza,
c’è richiesta di unità da parte di chi è all’interno del centro
sinistra e si riconosce nel centro sinistra. Ci si dice parlate chiaro,
non fate i giochini della politica che non servono più, state in mezzo
alla gente, ascoltate quello che vi vuole dire la gente.
La società bolognese è di pasta buona, i bolognesi sono orgogliosi, io
non lascio l’orgoglio Bologna nelle mani della lega. L’orgoglio Bologna è
la nostra tradizione.
Naturalmente ci chiedono di prepararci alla sfida importante che avremo
nella prossima primavera, in cui si voterà a Bologna. Ci chiedono di
prepararci per la città, di mettere assieme le idee. E ci tengo a dire
che questo palco non è il luogo dove io vengo a competere per spararne
una più grossa, io porto un mattone come tutti gli altri, alla
coalizione”.
Così ha esordito ieri, alla Festa dell’Unità di Bologna, Maurizio
Cevenini, possibile futuro candidato alle comunali che si svolgeranno
nel corso della primavera del 2011. Seduto al centro del palco,
intervistato da Daniela D’Angeli, tra illustri interlocutori quali i
politologi Piero Ignazi e Sofia Ventura, e l’On.Donata Lenzi, Mister
Preferenze ha mosso un primo passo verso una potenziale candidatura che
molti cittadini ormai chiedono a gran voce.
Il Cev, noto all’opinione pubblica per l’assidua presenza tra la “sua”
gente, i bolognesi, ha mantenuto l’usuale pacatezza che tanto lo
contraddistingue, che non intende cambiare, alterata però da una
visibile emozione. Molte le tematiche affrontate nel corso della serata,
la scuola, il welfare, le infrastrutture, molte le questioni trattate.
“Bologna ha un’esigenza fondamentale, e noi verso i bolognesi:
presentarci per le prossime elezioni consapevoli della situazione
difficile in cui versano i comuni di Italia, non solo la nostra città.
Io credo che la cosa più importante che dobbiamo fare, da oggi fino alle
elezioni, è parlare un linguaggio chiaro, serio nei confronti dei
cittadini. Allora devo ribadire ancora una volta che la scelta del
Governo nazionale di trovare, con la manovra, le soluzioni alla crisi
economica, colpendo in modo pesantissimo le amministrazioni comunali, è
un atto contro i cittadini. Partendo da questo noi ai cittadini
bolognesi dobbiamo dire come pensiamo di uscire dalle difficoltà
economiche che ci troveremo di fronte nei prossimi mesi, dobbiamo
prepararci con delle idee, con delle proposte, e le faremo.
E’ fondamentale che chi si proporrà a guidare questa città, e chi lo
aiuterà in questo percorso, si ponga l’obiettivo di razionalizzare la
situazione bolognese, e quindi andare deciso nella direzione della città
metropolitana. Come si fa: prima cosa senza umiliare i comuni, Bologna
non assolve nessuno, Bologna, e il suo territorio di un milione di
abitanti, è una cosa sola.
Noi abbiamo bisogno di salvare la cosa più importante che abbiamo nel
nostro territorio: il welfare. E per fare questo, dobbiamo
razionalizzare i servizi, che solo noi abbiamo così sicuri.
Il piano delle infrastrutture, il passante nord, il People Mover, il
Civis, l’eventuale Metrò, sono tutte possibilità razionali se noi
abbiamo un movimento di persone e di cose che coinvolga un territorio
vasto e che, naturalmente, parli all’Europa, parli al mondo. E’ saggio
sapere che ogni volta che cambia un Governo, se ci si trova a metà di
un’opera, la si deve completare, per serietà, soprattutto se in mezzo ci
sono dei dati chiari come le penali e come la sofferenza dei cittadini,
Sulla scuola, domani si aprirà una colossale attività all’interno della
festa in difesa della scuola pubblica, e quando dico scuola pubblica
dico scuola nostra, di tutti! La Gelmini sta facendo di tutto per
sgretolare quello che in regioni come le nostre è un fiore
all’occhiello. Quello che dico è che il privato, l’imprenditore ci dia
una mano!
Sulle primarie sgombero subito il campo: fungono, in un certo senso, da
bugiardino, spiegano le dosi e le controindicazioni. Io so per certo che
sono uno strumento straordinario e utile se chi corre non fa una
competizione falsa. Chi parte deve sapere che è molto più facile
arrivare secondi che primi, lasciatevelo dire da me; deve ricordare che
si mette a disposizione del progetto perché l’ha approvato dall’inizio, e
il rammarico non deve portare a farla pagare al partito, magari
attraverso una lista civica. È successo in più occasioni, l’uomo è
debole e ci può cadere.
Riguardo alla sanità io, anni fa, assieme ad Errani combattei in una
battaglia importante per le riforme, trovandomi davanti a un bivio:
c’era la possibilità, lanciata da Formigoni e dalla Regione Lombardia,
di privatizzare il servizio nazionale e usare la competizione per
aumentare il servizio. Io condivido, però in una cornice chiara:
l’Italia ha un fiore all’occhiello, la sanità pubblica, che deve vedere
il concorso e la compartecipazione del privato ma con regole certe.
Per quanto riguarda i giovani, dobbiamo trattenere i nostri talenti,
dobbiamo festeggiare l’inizio di un nuovo anno accademico perché loro
fanno andare avanti la nostra economia e occupano le nostre case. Sono i
nuovi cittadini, così come lo sono anche gli stranieri, che sono nostri
alleati, anche per isolare chi delinque. Questo deve essere il punto
fondamentale, non lo straniero fa paura, il delinquente fa paura!”
Brillante l’oratoria del Cev, che per la prima volta, in maniera
pubblica, ha parlato da Candidato a Sindaco, e non da Consigliere.
Evidente soprattutto fra i suoi sostenitori la grande differenza
nell’atteggiamento, nel ritmo stesso delle questioni sollevate e
sezionate da Cevenini, che ha risposto puntualmente e con chiarezza ad
ogni domanda. Mormorii di approvazione, scroscianti applausi, strette di
mano e pacche sulle spalle hanno fatto da cornice a punti chiari e
fondamentali per una Bologna che a stento si sorregge in un momento
delicatissimo per il suo governo. Ed i tagli imposti da Roma
preannunciano, per tutti, tempi duri.
“Un partito che si apre alla società ha un futuro, altrimenti fa fatica
ad averlo” ha proseguito sicuro Mister Matrimoni “L’appoggio della gente
è l’elemento fondamentale, il carburante, difende anche dai veleni.
Bologna risponde, è quella del due agosto - tutti in stazione, è ancora
così. E chi sarà candidato dovrà sentirla quella forza, conta e può
salvare anche i partiti”.
“Io, insieme ad altri, attenderò i passaggi futuri” ha concluso infine
Maurizio Cevenini, dopo quasi due ore di incessante botta e risposta
“Però stasera è stato un test importante. Qui ci sono, certo, la mia
famiglia, certo, i miei amici, certo, degli amici di facebook che non
avrei mai pensato di vedere alle feste dell’unità, certo, pezzi
dell’amministrazione comunale, certo, pezzi della storia del PD, ma che
arriva anche dal PC, grandi amministratori del passato. Tanta gente, una
platea importante, con interlocutori importanti non testati, con cui
avevo solo scambiato due parole. Stasera non ho fatto nessuna
estrazione, nessuna perorazione per il Bologna calcio, non ho prenotato
matrimoni. Ho parlato di politica, era da un po’ che così non lo facevo,
il mio ruolo istituzionale mi ha imposto in tante occasioni di rimanere
in equilibrio, e quell’equilibrio mi ha tenuto un po’ ai margini di
quella politica diretta, attiva, governata e governante, però allo
stesso tempio mi ha dato quell’impostazione che io non cambierò.
Spero che i veleni non siano troppi nel futuro, però concludo in questo
modo:l’ ho fatto da Consigliere Comunale, da Consigliere Provinciale, lo
faccio da Consigliere Regionale. Io sono in campo con voi, con tutte le
energie possibili, grazie per una indimenticabile serata”.
Annalisa Dall'oca
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