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(DIRE) Bologna, 4 lug. - Parallelamente alla partita regionale, si apre ufficialmente da oggi anche la corsa per la sostituzione di De Maria alla segreteria provinciale. Il nome piu' diffuso, gia' da un po' di tempo, e' quello del consigliere comunale Marco Lombardelli, che proprio alla luce di un possibile futuro da segretario farebbe ora un passo indietro nella partita per la scelta del capogruppo Pd a Palazzo D'Accursio.
Dalle file del partito, pero', si invita a non dare nulla per scontato. Il doppio annuncio di De Maria, infatti, avrebbe fatto saltare un accordo stretto con l'area di Caronna che a Lombardelli avrebbe spianato la strada. Sul tavolo, in ogni caso, resta il nome di Raffaele Donini, fedelissimo di De Maria ("Anche se ora comincia a fingere di prenderne un po' le distanze", fa notare un democratico a taccuini chiusi), e non e' tramontato neanche quello del parlamentare Walter Vitali, che si e' detto non disponibile ma sarebbe il segretario "solido" che ci vuole, si fa notare, dopo il piu' "improvvisato" De Maria. E non manca l'onnipresente Maurizio Cevenini, nelle vesti anche questa volta di uomo della base. Il diretto interessato, pero', si smarca. Presidente in pectore del Consiglio comunale, Cevenini fa notare che "fra una settimana assumero' un incarico istituzionale a cui do' grande importanza, non ho mai visto una sovrapposizione di incarichi di partito e amministrativi e mi sembra giusto sia cosi'". E in ogni caso, "mai pensato al ruolo di segretario per me", assicura Cevenini, definendosi si' "soldato" del Pd ma troppo "fantasista" per quel ruolo. Cevenini ringrazia De Maria "per il lavoro fatto e per quello che svolgera' nella fase di ponte", ma sul suo successore non si sbilancia: "Non c'ho minimamente pensato, ci sono tante opzioni". (SEGUE)
(Pam/Sir/ Dire) 18:27 04-07-09 (DIRE) Bologna, 4 lug. - Con l'occasione Cevenini fa un passo indietro tornando sul voto e, indirettamente, sulle presunte responsabilita' del segretario: "Sara' uno dei miei tanti limiti ma le vittorie e le sconfitte si dividono pro quota, non si individua un responsabile mentre per gli altri tutto va bene". Detto questo, pur senza sottovalutare il risultato "non soddisfacente per il Pd a livello nazionale e di conseguenza locale", Cevenini sottolinea che a Bologna "tra Comune e Provincia ce la siamo cavata". Insomma il Pd e' "il piu' nuovo dei partiti e sembra il piu' vecchio, dato sempre per moribondo", perche' la sinistra "troppo spesso ha questo difetto di cadere nella disperazione piu' che segnalare i punti di entusiasmo". Non fa nomi, rispetto al possibile successore di De Maria, neanche il consigliere comunale e componente dell'esecutivo provinciale Emilio Lonardo. "Bisognerebbe provare a partire da un modo di intendere la politica- si limita a dire- che risponda a necessita' rinnovate premiando le capacita', le idee e l'attenzione ai problemi della gente, prima che guardare alle carriere personali". Per quanto riguarda le polemiche, in particolare quelle che finiscono per mettersi sulla strada della nuova amministrazione comunale, l'appello di Lonardo e': "Lasciate lavorare il sindaco e diamo tutti un contributo ad un Pd rinnovato e che selezioni la classe dirigente su criteri nuovi, e che discuta dei veri nodi politici progetto politico del Pd".
(Pam/Sir/ Dire) 18:27 04-07-09
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