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(ER) IMMIGRATI BOLOGNA. NUOVA FUMATA NERA, CONSIGLIO RISCHIA STOP
NIENTE ACCORDO SUL PRESIDENTE, E CEVENINI "STRIGLIA" GLI ELETTI
(DIRE) Bologna, 22 feb. - Nulla di fatto anche alla seconda
votazione. Di nuovo, il Consiglio provinciale degli stranieri non
ha trovato l'accordo per eleggere, con la maggioranza dei due
terzi, il suo presidente.
E ora rischia di scomparire. "Si e' creata la situazione piu' brutta- e' la strigliata di Maurizio Cevenini, presidente del Consiglio provinciale, al termine della seduta che ha diretto pro-tempore- il prossimo Consiglio sara' l'ultima e unica possibilita' per eleggere il presidente. Perdere un'occasione come questa sarebbe una sconfitta difficilmente rimediabile nel breve periodo". Nel caso non venga eletto nessuno neanche alla terza convocazione, infatti, il regolamento prevede lo stop del Consiglio degli stranieri per un anno. Ovvero, per dirla con le parole di Cevenini ai consiglieri, "sarebbe il fallimento di tutta l'iniziativa e il vostro personale nei confronti di chi vi ha eletto". Al Consiglio di oggi si sono presentati quattro candidati: Asif Raza (lista Siamo tutti cittadini) ha incassato 11 voti; Bouchaib Khaline (Per la convivenza) ha preso otto voti; Zakiri Mohamed (Siamo tutti cittadini), candidatosi a sorpresa, ha ottenuto quattro voti, spaccando di fatto la comunita' marocchina, divisa tra lui e Khaline; un voto soltanto per Myhyrdrari Indrit (Biancogiallonero). Rispetto alla prima seduta, hanno ritirato la candidatura Sanja Basic (Per l'interazione civile), unica donna a correre per la poltrona da presidente; Abdelaziz Sbitri, anche lui del Marocco (lista Multietnici); e il senegalese Malick Kaire Gueye (Per l'interazione civile), che ha voluto "dare un messaggio- spiega in aula- perche' non ha senso restare senza presidente. Dobbiamo avere un'altra mentalita': abbiamo voluto la bicicletta, ora bisogna pedalare".(SEGUE) (DIRE) Bologna, 22 feb. - Sull'elezione del presidente del Consiglio degli stranieri e' arrivata dunque la seconda fumata nera, nonostante i buoni propositi di "non fare la guerra tra di noi" espressi a inizio seduta dai consiglieri. "Abbiamo la responsabilita' di salvare questo progetto- dice Asif- dobbiamo prescindere dalle ambizioni personali". Mentre Bouchaib afferma che "si e' politicizzato troppo questo consiglio" e ricorda che "la gente aspetta le nostre proposte". Ma c'e' anche chi se la prende con il regolamento, che "non aiuta, perche' avere una sola persona rappresentativa del Consiglio degli stranieri nelle altre istituzioni e' poco". Dello stesso parere anche Armando Quattrone, del circolo migranti del Prc, presente alla seduta. "Di sicuro, la prossima volta un presidente verra' eletto- afferma Quattrone- il quorum dei due terzi e' troppo alto (al terzo Consiglio bastera' la maggioranza assoluta degli eletti, ndr) e anche la minaccia di sospensione per un anno e' esagerata". Scuote la testa anche Raymond Dassi, presidente del Forum metropolitano degli immigrati, che richiama gli eletti "all'unita'. Ci vuole una maturita' che ancora non c'e'- afferma Dassi- speriamo che torni la saggezza". Pur di trovare un accordo tra le liste, anche Cevenini si dice disponibile a organizzare incontri con i candidati in vista della prossima, decisiva seduta (sara' convocata molto probabilmente il 7 marzo). "Gli incontri si possono fare- spiega Cevenini- ma sara' tutto alla luce del sole. Non vogliamo dare la sensazione di pendere da una parte o dall'altra".
(San/ Dire) 18:58 22-02-08
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