La Madonna di San Luca
Data: Venerdì, 22 giugno alle 19:34:44
Argomento: Tribuna


''Siamo venuti per chiedere perdono e per riparare una bestemmia che ha rivestito la particolare gravita' dell'avvallo oggettivo (la responsabilita' e le intenzioni le giudichi il Signore) anche di istituzioni pubbliche''. Cosi' l'arcivescovo di Bologna, Carlo Caffarra, si e' espresso nell'omelia della 'messa di riparazione' celebrata nel santuario della Madonna di S.Luca, sul colle che domina la citta', ''per gli oltraggi di cui e' stata recentemente oggetto la Vergine Madre di Dio''. Il virgolettato è...

 tratto dalla prima agenzia che mi ha raggiunto durante la seduto del consiglio provinciale di  martedì scorso; da pochi minuti avevo respinto la richiesta del centro destra di interrompere i lavori per permettere a tutti i consiglieri di partecipare all’appuntamento “di riparazione” nella basilica di San Luca. Con serenità, pensando alle parole del Cardinale sono convinto di aver fatto, con l’avvallo del voto della maggioranza consiliare, la scelta giusta. Le istituzioni devono svolgere il proprio lavoro in modo serio e non devono farsi condizionare dall’emotività di un momento, anche in occasione di un episodio brutto ed inqualificabile. La tristemente nota iniziativa di Vicolo Bolognetti, con quel nome orribile che non voglio ripetere, non aveva visto il patrocinio della Provincia e credo che anche il comune e lo stesso quartiere abbiamo poche responsabilità sull’accaduto se non, e questo è un problema veramente serio, di aver istaurato la prassi di concedere patrocini gratuiti generalizzati senza controllare i contenuti.

Sono preoccupato, molto preoccupato, per un clima che sta trasformando la nostra città, riconosciuta anche oltre i confini nazionali per cordialità e tolleranza. Bologna è stata per anni la capitale del comunismo occidentale, il Pci arrivò ad ottenere la maggioranza assoluta dei voti, ma la Madonna di San Luca è sempre stato simbolo universale per tutti. Quando scendeva in città comunisti e non l’accoglievano come credenti oppure no ma rispettosi. Per questo Bologna deve reagire contro tutti coloro che con iniziative provocatorie offendono il sentimento religioso, isolando anche attraverso l’indifferenza chi cerca visibilità attraverso la provocazione. Non mi permetto di dare consigli alla Chiesa bolognese ma penso che a volte scegliere i toni bassi possa evitare di svegliare stupidi emulatori. Ed infine vorrei permettermi di osservare che le istituzioni bolognesi, nella propria funzione laica, hanno sembra manifestato senza titubanze la vicinanza ai sentimenti religiosi profondi di tanti bolognesi, e non hanno bisogno di dare sistematica prova di ciò. Mentre scrivo giunge l’ennesima teorica provocazione: mostra di Arci Lesbica sui dieci comandamenti… la Curia risponde, qualcuno si fa pubblicità…

  

Bologna 21 giugno 2007                   Maurizio Cevenini







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