INTTOLATA A BIAGI E D'ANTONA SALA PROVINCIA BOLOGNA
Data: Mercoledì, 11 aprile alle 16:51:58
Argomento: Comunicati


(ANSA) - BOLOGNA, 11 APR - Con una cerimonia la sala riunioni delle commissioni consiliari della Provincia di Bologna e' stata intitolata ''A Marco Biagi e Massimo D'Antona vittime delle Brigate Rosse''. Una intitolazione per la quale nelle scorse settimane c'erano state polemiche dopo l'iniziale opposizione del Prc, poi giudicata ''un errore'' dalla segretaria del partito.


   La targa, scoperta dalla presidente Beatrice Draghetti e dal
presidente del Consiglio Maurizio Cevenini alla presenza dei
consiglieri e degli assessori, e' stata poi voluta con voto
unanime del Consiglio provinciale. Cevenini, aprendo la
cerimonia, ha ricordato che questa iniziativa e' stata
volutamente organizzata lontano dalle altre che hanno
caratterizzato il 5/o anniversario dell'omicidio di Marco Biagi.
''Oggi - ha spiegato - intitoliamo una delle sale piu'
importanti della Provincia, quella dove si svolgono le riunioni
delle commissioni consiliari, a Marco Biagi e Massimo D'Antona
vittime delle Brigate Rosse. Lo abbiamo voluto fare con una
iniziativa interna, rivolta a chi operera' in questo locale. Le
signore Marina Biagi e Olga D'Antona hanno condiviso
l'iniziativa e questa modalita' d'inaugurazione e nei prossimi
giorni avranno occasione di visitare questo luogo dedicato ai
loro mariti. L'ambizione e' che sia sempre piu' luogo di
confronto, di scelte nel rispetto reciproco delle posizioni. Per
questo ringrazio i gruppi consiliari e la Giunta per la scelta
che abbiamo compiuto con il contributo di tutti''.
   Draghetti ha sottolineato che ''quando si scopre una targa
vengono messe in risalto due dimensioni importanti. Da un lato
si fa tornare alla memoria la tragedia, il dolore e l'esigenza
di giustizia. Dall'altro si vuole affermare l'impegno di chi
compie questo gesto celebrativo. Come Provincia, in particolare,
 abbiamo diverse responsabilita' e competenze in materia di
lavoro. Per onorare questi due cittadini barbaramente
assassinati dalle Brigate Rosse dobbiamo svolgere questo ruolo
con rinnovato impegno cercando di coniugare la necessita' di
innovazione del mondo del lavoro con le esigenze di vita delle
persone, in particolare di quelle piu' giovani, partendo sempre
dal concetto contenuto nella Costituzione del lavoro come
diritto fondamentale''. (ANSA).

     COM-CST/GUG
11-APR-07 16:42 NNNN

(ER) BIAGI. PROVINCIA BOLOGNA INTITOLA SALA E ARCHIVIA POLEMICHE
LE DUE VEDOVE VISITERANNO IL LOCALE, MA "IN UN ALTRO MOMENTO"

(DIRE) Bologna, 11 apr. - Non c'erano tutti, ma tutti quelli che
dovevano esserci non sono mancati. Insieme hanno applaudito il
momento in cui e' stata scoperta la targa, ammantata nel
tricolore. L'inaugurazione della sala Biagi-D'Antona, al quarto
piano dove si riuniscono le commissioni consiliari, nella sede
della Provincia di Bologna, oggi non ha visto sorprese. Alla
cerimonia non mancava Sergio Spina, capogruppo di Rifondazione
comunista, che con il suo primo "no" all'ordine del giorno
sull'intitolazione aveva scatenato le polemiche di ormai due mesi
fa. A quei fatti si richiama una piccola parte del discorso di
Maurizio Cevenini, presidente del Consiglio di Palazzo Malvezzi:
"Con questa cerimonia togliamo ogni dubbio sul merito
dell'intitolazione. Ringrazio tutti i gruppi consiliari, che
hanno dato vita a una discussione importante" e che sono arrivati
alla votazione unitaria del nuovo Odg (approvato il 20 febbraio
scorso), nel quale si chiarisce la dicitura impressa sulla targa:
"A Marco Biagi e Massimo D'Antona, vittime delle Brigate Rosse".
    C'e' soddisfazione da parte dei consiglieri provinciali.
Soprattutto perche', viste le premesse, qualcuno confessa che
"non sembrava possibile arrivare a fare questa cosa". Raggiante
il centrodestra, contento Giovanni Venturi del Pdci (che si era
astenuto in occasione del primo Odg); tira un sospiro di sollievo
il Ds Sergio Caserta, promotore insieme a Luca Finotti (Fi)
dell'intitolazione della sala: "Ce l'abbiamo fatta".(SEGUE)
(DIRE) Bologna, 11 apr. - Oltre le polemiche va invece Beatrice
Draghetti, presidente della Provincia, che guarda al significato
piu' generale dell'intitolazione. "Scoprire una lapide fa tornare
alla memoria quanto e' successo, il dolore e il desiderio di
giustizia- spiega prima di scoprire la targa- ma indica anche
l'impegno e la responsabilita' di chi fa questo gesto". Con la
sala Biagi-D'Antona, prosegue Draghetti, la Provincia decide "di
non rimanere confinati al profilo" dei due giuslavoristi, ma "di
lasciarsi interpellare, accettare di rimanere in gioco per quanto
riguarda le sfide del lavoro" che sono stati il nocciolo
dell'opera di Biagi e D'Antona, in particolare "l'innovazione
coniugata con le esigenze delle persone".
    Le due vedove, Marina Biagi e Olga D'Antona, "hanno condiviso
sia l'iniziativa sia le modalita' di inaugurazione- spiega
Cevenini al termine della cerimonia- e verranno a visitare la
sala in un altro momento". Per l'intitolazione, "abbiamo scelto
una data comunque vicina a entrambi gli anniversari- sottolinea
ancora il presidente del Consiglio- non ci interessava
sovrapporci alle varie iniziative organizzate per l'anniversario
di Marco Biagi". Oltre alla targa, la sala reca una seconda
intitolazione: sulla porta a vetri, in alto, la scritta "sala
Biagi-D'Antona" e' visibile per chi arriva dal corridoio di
fronte. "Erano uomini diversi- e' il ricordo di Cevenini- ma
accomunati fra loro" sia in quanto servitori dello Stato sia
perche' "vittime dello stesso progetto terroristico: oggi
togliamo ogni dubbio sia sul merito dell'intitolazione sia sulle
differenze" tra i due giuslavoristi.

  (San/ Dire)
13:01 11-04-07







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