DA PIAZZA MAGGIORE A SAN LUCA… SI PARTE
Data: Sabato, 09 ottobre alle 12:30:00
Argomento: Politica


Care bolognesi e cari bolognesi, oggi parte la mia corsa. E non da un luogo qualsiasi, ma dal cuore della nostra città, piazza Maggiore. Come la gara di oggi, l’arrivo sarà tutto in salita, tra le curve che portano a San Luca.
Prima di alzare la mano ho atteso e riflettuto a lungo: ho aspettato che le regole e il percorso delle primarie di centrosinistra fossero chiari, che si delineasse la cornice del programma di coalizione. Una cornice di riferimento dentro la quale mi riconosco, e che sarà oggetto di ulteriori momenti di approfondimento e condivisione durante le primarie.


Voglio riprendere un cammino con voi: quello dell’orgoglio di Bologna. E di tutta la comunità che in questa città vive e risiede, nessuno escluso. Insieme, con la massima trasparenza e collaborazione, proveremo a costruire la Bologna della buona occupazione e del buon vivere, della buona mobilità e della buona aria, la città della buona convivenza, dell’integrazione, delle pari opportunità, della giustizia sociale e della bellezza. Una città metropolitana solidale, accogliente e sicura. Lavorerò per ricongiungere la politica con la gente, favorendo la partecipazione attiva di tutte le cittadine e i cittadini, delle forze economiche, culturali e associative bolognesi, lottando contro l’odio e i veleni. Forse, infatti, la mia campagna elettorale potrà deludere qualcuno, perché sarà priva di offese e di parole gridate. A partire da queste primarie, dove corro per vincere, pur avendo una convinzione ben salda: se, come è già successo in precedenza, arrivassi secondo, non chiederò nulla. Anzi, lavorerò al fianco del vincitore, se possibile ancor più motivato.

Non abbandonando mai la leggerezza, la nostra grande arma. So benissimo che la Bologna che ambisco ad amministrare è una città in difficoltà: la crisi e i tagli del governo, uniti al patto di stabilità, ci impongono la gestione di un’emergenza fatta di nuovi disoccupati, cassintegrati e di giovani precari che non trovano lavoro; di un welfare che può contare su risorse sempre più esigue; di un sistema educativo che rischia di impoverirsi. Ma abbiamo il dovere di guardare al futuro con intelligenza e umanità, come indicato da Edmondo Berselli. Con una mano quindi affronterò l’emergenza, insieme a voi; con l’altra sarà indispensabile progettare il domani di questa città. Realizzando politiche a lungo termine nelle aree più importanti: il lavoro, il welfare (dalla sanità alla scuola), le infrastrutture e la mobilità, l’ambiente e la ricerca, la cultura. E ovviamente, lo sport. Per dare una nuova speranza alle cittadine e ai cittadini, salvaguardare i servizi e garantire uno sviluppo sostenibile, valorizzare le eccellenze di Bologna, ridare slancio alle attività economiche del nostro territorio, aprire la nostra comunità a tutti: visitatori, turisti, nuovi cittadini e non ultimi gli studenti. Perché la rinascita di Bologna non può non passare dalla sua importantissima Università, dalla sua cultura e dalla sua creatività.

La partita da giocare è dura, ma non dobbiamo avere paura: le sfide più belle sono anche quelle più difficili. Ora più che mai abbiamo bisogno di realismo, fiducia e speranza.

Oggi inizia il mio viaggio, quello che mi avete chiesto di intraprendere. E ad ogni tappa vi chiederò di accompagnarmi. Con la promessa di non cambiare mai. Perché anche questa volta, secondo una formula ormai consolidata, il Cev c’è. Mi piacerebbe che ancora una volta foste in tanti a rispondere: “Anche io ci sono”.


Grazie

Maurizio Cevenini


Bologna, 9 ottobre 2010







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