(ER) BOLOGNA. DONINI: CEV ALLE PRIMARIE UN'OPPORTUNITÀ PER CITTÀ
Data: Lunedì, 16 agosto alle 23:53:26
Argomento: News


'CHIAMATA' DEL SEGRETARIO PD,CHE VUOLE ANCHE CAMPAGNOLI E ANSELMI

(DIRE) Bologna, 16 ago. - Nessuna "azione dissuasiva nei confronti di alcuno" da parte del partito. Anzi, casomai una 'spintarella' perche' candidati finora rimasti alla finestra
corrano per davvero alle primarie a caccia della nomination a sindaco: e il primo nome che il segretario provinciale del Pd Raffaele Donini cita e' quello di Maurizio Cevenini. "Abbiamo solo cavalli di razza da poter mettere in campo, da parte mia non c'e' nessun retropensiero- dice-.


Faccio un nome, quello di Cevenini: se si mettesse in campo sarebbe un'opportunita' per la citta', cosi' come Campagnoli e Anselmi". Donini deve sgomberare il campo dalle polemiche innescate fin dal suo colloquio con Pierluigi Bersani il 2 agosto, quello in cui riferiva i dubbi del presidente Unipol Stefanini proprio su Cevenini (ma nella stessa occasione erano emersi i lati evidentemente considerati 'deboli' anche di altri possibili candidati).

"Vorrei esprimere un forte apprezzamento per tutte quelle personalita' politiche interne al partito che in questi mesi hanno manifestato una disponibilita' a mettersi in gioco", mette oggi per iscritto Donini.
Una volta stabilite le norme per le primarie "auspico che tutte queste personalita' possano valutare la possibilita' di correre", mettendo a disposizione "la loro popolarita', passione politica ed esperienza amministrativa".


(DIRE) Bologna, 16 ago. - Il Pd, insomma, "e' solo contento se alle primarie si schiereranno i propri pezzi da novanta. A quelli non del Pd dico di contribuire intanto al manifesto programmatico" che i democratici stanno mettendo in campo e che sara' condiviso dal resto della coalizione. Poi, se vorranno, potranno correre alle primarie. Perche' "a questo punto e' del tutto evidente che le primarie si faranno, perche' pare che non si voti a novembre", sottolinea Donini.
Il segretario non evita il tema del possibile affollamento di candidati Pd: verosimilmente ci sara' posto solo per due iscritti ai democratici, visto che le norme statutarie non sono bypassabili.

Le condizioni per la partecipazione di tutti gli altri (civici e non) saranno invece stabilite dal gruppo di lavoro ad hoc. "Sara' il mercato politico a stabilire chi fara' le primarie", riassume il concetto Donini, che ribadisce: "nel caso ci saranno piu' candidati del Pd l'atteggiamento del segretario e quello del gruppo dirigente ristretto dovrebbe essere quello di garantire parita' di opportunita' e quindi non si dovra' schierare". La corsa delle primarie, questa e' la sensazione, e' gia' partita.
"Il tutto avverra' di qui a meta' ottobre- puntualizza il segretario- Immagino che da dopo la Festa dell'Unita' coloro che vorranno candidarsi faranno una riflessione piu' puntuale".

(Bil/ Dire) 14:04 16-08-10

"DIALOGO IMPOSSIBILE" CON L'EX SINDACO: 'GUARDA SOLO AL PASSATO' (DIRE)

Bologna, 16 ago. - Un 'no' chiaro e forte, dal sapore ormai definitivo, a Giorgio Guazzaloca. Un invito altrettanto deciso ed esplicito nei confronti della Federazione della sinistra (Prc e Pdci) perche' entri a far parte della coalizione per le prossime amministrative bolognesi. Il segretario provinciale del Pd, Raffaele Donini, interrompe le ferie per mettere ordine nel caos sulle alleanze divampato in pieno Ferragosto.
In una conferenza stampa convocata in extremis nel suo ufficio in via Rivani (parla al tavolo, proveniente da via Barberia, a cui si tenevano le segreterie dell'ex Pci) Donini da' anzitutto lo stop all'ex sindaco civico-polista, che ha ribadito le condizioni per un dialogo con i democratici. "Cosi' come lo pone Guazzaloca il dialogo e' impossibile- scandisce il segretario, che nelle ultime settimane ha incontrato piu' volte l'ex avversario- Ci chiede due cose che per noi sono contro natura, sparigliare il centrosinistra e riconoscere cio' che a suo giudizio e' il fallimento delle ultime amministrazioni. Non si fa un dialogo con lo sguardo rivolto all'indietro".
Donini
blinda insomma il centrosinistra, "tutto il centrosinistra", che e' "prioritario" e "nessuno ci puo' chiedere di smantellarlo".

Donini ha ribadito le ragioni del 'no' a Guazzaloca anche nella nota stampa presentata ai cronisti. Il dialogo con le altre forze alternative al centrodestra ("non necessariamente preordinato alla costituzione di alleanze") non puo' avvenire "nelle forme palesate da Giorgio Guazzaloca poiche'- si legge- orientate ad un inutile dibattito sul passato e non declinato in ragione delle sfide future che attendono la citta' e che non comprenderebbe l'insieme delle forze politiche del centrosinistra". Proprio nei confronti dei 'ribelli' per ora rimasti fuori dall'intesa, Prc e Pdci, Donini tende la mano in vista del prossimo incontro: non dovranno per forza condividere e partecipare alle primarie. "Basta che ci sia un accordo sul programma. Per noi dirimente e' che scelgano il centrosinistra.
Siamo a dare ampie rassicurazioni che questa e' la nostra casa madre".     Tra le forze che il Pd sondera' a breve c'e' anche la lista dei grillini. Donini vuole incontrare il consigliere regionale Giovanni Favia prima ancora dell'inizio della Festa dell'Unita'.
"non rinuncio all'idea che il centrosinistra possa dialogare con Favia", sottolinea, anche se "non credo obiettivamente ad un'alleanza" con il movimento di Beppe Grillo.

(Bil/ Dire)






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