AL PD NON CHIEDO NULLA, SOLO RISPETTO
Data: Mercoledì, 31 marzo alle 01:16:51
Argomento: News


(DIRE) Bologna, 29 mar. - "Non chiedo nulla, adesso vado in Regione. Vedremo cosa mi faranno fare li'". Ma se tra qualche mese dovessero chiedere a Maurizio Cevenini di tornare in corsa per Palazzo D'Accursio, magari per fare il candidato sindaco?

"Ehm, tempo scaduto- glissa il neo-consigliere regionale, alle 23,22 complimentato al telefono dall'ex rossoblu dello scudetto '64 Ezio Pascutti- la risposta c'e' gia'". Una volta di piu' e' lui "Mister preferenze", con una messe che alla fine dello spoglio si aggirera' attorno ai 20.000 voti. Un risultato non da poco, che lo fa balzare nettamente al comando tra i candidati in corsa sotto le Due Torri e torna a confermarlo serbatoio vivente di consensi al di fuori del recinto dei militanti: senza, stasera i dirigenti del Pd commenterebbero un risultato differente. E' un' "ulteriore conferma di un rapporto con le persone", minimizza lui, tra gli ultimi rimasti in via Rivani. Sottolineando pero' la sua specificita': "Io chiedo solo rispetto, questo si'- dice Cevenini- Per me e' fondamentale, so cosa si e' detto sulla politica 'leggera'...".

Anche chi lo critica o lo vede poco volentieri tra i pretendenti al municipio stasera ha dovuto prendere atto una volta di piu' che la sua popolarita' sa trasformarsi in consenso.

A prezzo di duro lavoro. "E' frutto di un lavoro assiduo che mi ha consumato, e' un anno e mezzo che sono in campagna elettorale", dice ricordando anche lo sforzo degli altri candidati Pd. "Anche per avere solo uno che scrive il tuo nome in una cabina coi tempi che corrono ci vuole un bello spirito", ricorda.

I suoi voti? Cevenini li ha presi ovunque, non certo solo nelle riserve di caccia (Casalecchio, Sasso Marconi e i tre quartieri di Bologna favorevoli al centrodestra) che gli ha assegnato il partito e per le quali signorilmente non si e' lamentato.

   "Devo questa elezione a tanta gente che ha fatto iniziative e che in gran parte non conosco. Nessun dirigente di partito ha fatto campagna per me. A Bologna e' venuta la Finocchiaro, e' venuto Franceschini. Io- sottolinea Cevenini- non li ho neanche visti".






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