CANDIDATI PD A PRIMARIE SI PRESENTANO ALLA CITTA'
Data: Sabato, 22 novembre alle 15:46:13
Argomento: News


CANDIDATI PD A PRIMARIE SI PRESENTANO ALLA CITTA'. DE MARIA, NE SIAMO ORGOGLIOSI; NEL CENTRODESTRA DECIDE ROMA
(ANSA) - BOLOGNA, 22 NOV
In un clima di sostanziale concordia, questa mattina si sono presentati alla citta' i candidati del Pd per la carica di sindaco della citta' di Bologna, che parteciperanno alle primarie del 13 e 14 dicembre. Quattro, dopo la rinuncia del politologo Gianfranco Pasquino, arrivata ieri sera.

Alla sala Estragon al Parco Nord, davanti a circa 500 persone, hanno parlato in ordine alfabetico (20 minuti a testa) Maurizio Cevenini, Andrea Forlani, Fabio Delbono e Virginio Merola.
Ma prima, il segretario Andrea De Maria, ha ribadito le aperture del partito alla coalizione e ha fatto leva sull' orgoglio di partito. "Sara' il candidato vincente a dovere stringere le intese per la futura coalizione", ha spiegato, parlando di "dialogo che si sta sviluppando con Idv, Pdci, Socialisti, Sd, Verdi". Anche con il Prc "siamo pronti al dialogo, ma chiediamo coerenza e vogliamo un confronto programmatico", ha precisato sottolinendo pero' che "ieri il Prc si e' reso protagonista di una polemica forte contro l' amministrazione. "Possiamo essere molto orgogliosi di cio' che il Pd sta facendo" - ha detto ancora - mentre nel centro destra il candidato "sara' forse scelto in un salotto romano, lontano da Bologna". "Abbiamo un partito unito e radicato, quattro candidati, forti, un clima sereno. Questo e' un passaggio che ci rafforzera"', ha affermato.
Cevenini ha sottolineato l'impegno a promuovere con tutti gli strumenti "il senso comune di appartenenza a Bologna" anche del mondo "che si muove fuori dalle sedi di partito".
Forte della sua esperienza nel celebrare i matrimoni, il presidente del Consiglio provinciale ha annunciato che mettera' a disposizione cento fogli di appunti con le frasi scritte dai cittadini che si sono sposati e che sono un segno sullo stato della societa' bolognese.
Infine, l'unita': "Entrera' aria nuova ma qualcuno cerchera' di spingerci allo scontro. Non caschiamoci, perche' i cittadini ci chiedono di essere una squadra coesa".
Delbono ha ricordato che a Bologna "e' stato realizzato un modello di convivenza civile che e' stato un esempio per tutti". Un modello "frutto della buona politica" e che va rinnovato. In particolare, il welfare alla bolognese va difeso e questa e' una delle motivazioni della sua candidatura: "perche' credo di potere aiutare Bologna a sopportare lo tsunami che sta arrivando".
Anche il vice presidente della Giunta regionale ha parlato delle polemiche. "Ho letto di tutto: dalla guerra tra bande nel Pd ai colpi bassi tra i candidati. In realta' io sono grato a chi si e' messo in gioco. C'e' chi grida allo scandalo perche' i candidati sono troppi. Sono contento che siano tanti perche' vuol dire che le primarie sono vere. Nessuno vince da solo e il partito ha bisogno di tutte le energie migliori per arrivare al traguardo".
Forlani punta su partecipazione e riforma del decentramento che "e' un modo per avvicinare le decisioni ai cittadini". "Un sindaco deve ascoltare i segnali che vengono dal territorio - ha detto - un amministratore e' credibile quando ascolta e quando risponde". Secondo il presidente del Quartiere Santo Stefano, sulla piattaforma programmatica per la citta' deve nascere un confronto "tra cittadini, associazioni, imprese. I forum del Pd devono uscire da una logica di consulenza e fare proposte concrete". Anche sulle alleanze "bisogna uscire dalle teorie e presentare un progetto concreto su cui continuare il confronto".
"Dobbiamo smetterla con gruppi dirigenti che danno definizioni negative - ha detto infine Merola - Bologna non e' sazia, non e' disperata, non e' smarrita, non e' in declino. Lo sono gran parte dei suoi gruppi dirigenti". Secondo l' assessore comunale all' Urbanistica, "abbiamo bisogno di un sindaco che, al di la' di destra e sinistra, sia capace di unire la citta' su una prospettiva". Un sindaco capace di creare alleanze larghe sui programmi, di condividere con le opposizioni le scelte essenziali per il futuro della citta', capace di aprire un confronto a tutto campo, non contro qualcuno o contro la destra". E la partecipazione "deve diventare metodo e sostanza per il futuro dell' amministrazione. Quella che oggi e' la distinzione tra destra e sinistra in futuro sempre piu' sara' quella tra alto e basso: la sinistra deve essere capace di ditribuire potere ai cittadini e non di accentrarlo"1.
(ANSA)





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