Forza Bologna
Data: Giovedì, 17 luglio alle 19:24:54
Argomento: Tribuna


Come mi ero ripromesso non ho fatto nessuna valutazione durante la trattativa di vendita del Bologna calcio, soprattutto perché sprovvisto di dati oggettivi; in tanti hanno parlato esprimendo perplessità sulla qualità degli acquirenti, ma io non me la sono sentita soprattutto per il fatto che gli americani, negli ultimi venti anni hanno comprato, a volte rivenduto e ricomprato, almeno il venti per cento delle imprese emiliano romagnole, senza che nessuno gridasse allo scandalo.

 

Prendo atto del fallimento della trattativa  e al contempo tiro un sospiro di sollievo perché, nonostante la manifestata intenzione di cedere, gli attuali soci hanno rinnovato la volontà di andare avanti e soprattutto in questo mese la campagna acquisti non ha risentito di alcuna incertezza. Naturalmente valuteranno gli attuali soci se e come aprire nuove trattative che seguirò con l'attenzione e il rispetto di chi, non rischiando soldi, si limita a tifare per la squadra del cuore.

Sembra una banalità ma è di questi giorni la notizia che Franza, presidente di quel Messina calcio che per le note vicende aveva sottratto il posto al Bologna in serie A, ha chiuso bottega e consegnato le chiavi. Ora se qualche imprenditore si fa avanti potrà partire dalla C2, altrimenti restano i tornei dei dilettanti. Dico questo perché è bastato poco a città illustri per perdere la squadra di calcio e il Bologna è fallito una volta e la seconda è stato preso per i capelli.

Detto questo spero che si chiudano le recenti polemiche che hanno visto toni esasperati che non condivido, e attorno alla squadra, alla quale va il mio augurio di buon lavoro, si respiri il clima sereno di domenica 1° giugno. Forse non è facile perché, in modo semplicistico, in tanti ancora interpretano l’America come il luogo dei sogni senza pensare che la grave crisi economica che attanaglia l’occidente vede proprio l’epicentro in quegli Stati Uniti che hanno vissuto al disopra delle proprie disponibilità.

Teniamoci, quindi, almeno finchè lo vorranno la coppia Cazzola-Menarini che almeno l’obiettivo della A lo hanno raggiunto. Il prossimo anno il Bologna compirà cento anni di vita ed è impensabile che tra la società e le istituzioni non si trovi il modo di festeggiare assieme e nel modo più appropriato un fenomeno di costume che ha attraversato generazioni e per molti è stato l’unico svago della domenica.

 

 

 

Bologna, 16 luglio 2007             maurizio cevenini







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