I colori di una città
Data: Venerdì, 06 giugno alle 16:09:09
Argomento: Tribuna


Il Bologna è tornato in serie A recuperando parzialmente al danno che tre anni fa la truffa di calciopoli provocò all’intera città. In queste ore successive alla sbornia dei festeggiamenti è giusto ricordare che Gazzoni è fallito, che, se non ci fossero stati Cazzola e Menarini, i libri contabili del Bologna sarebbero tornati per la seconda volta in tribunale.

 

Domenica è stata una bella giornata per Bologna, una festa che ha coinvolto tutti vissuta con correttezza allo stadio e in Piazza Maggiore. Dedicata a tutti coloro che con sole pioggia e vento hanno seguito il Bologna per tutto l’anno.

Naturalmente sarebbe stato troppo bello se non ci fossero state polemiche e invece dopo la partita, purtroppo, è successo di tutto; basti pensare che il presidente Cazzola sta meditando di candidarsi a sindaco della città e ovviamente non posso esimermi da un giudizio su questo e su Cofferati. Se io fossi stato nel sindaco sarei venuto allo stadio, ma Cofferati, che non è esente da difetti, ha il pregio dell’onestà intellettuale. Ha un bambino piccolo, una compagna che vive a Genova e aveva programmato di stare con loro in quel fine settimana. Avrebbe potuto trovare scuse ha detto la verità, addirittura citando il traghetto delle polemiche. Ricordo che Cofferati, ma anche Guazzaloca, non è venuto allo stadio per l’intero campionato e, naturalmente non esiste controprova, mi chiedo quale sarebbe stata la reazione del pubblico davanti ad un gesto che potrebbe essere squisitamente opportunistico. Aggiungo un dato, che in mezzo ai tifosi ha un significato, dove la mettiamo la cabala…se il Bologna avesse perso. Quello di Cofferati è un modo diverso di fare il Sindaco, si occupa di amministrazione e cura meno di altri le relazioni esterne, giusto o sbagliato lo vedremo in futuro. Poche parole anche su Cazzola.

Ancora una volta ha dimostrato, come con la Virus, di essere un vincente nello sport e nell’attività imprenditoriale che ha svolto fino a pochi mesi fa. Fare il sindaco, ma lo sa anche Cazzola, è una cosa diversa perché occorre svolgere un ruolo di costante mediazione tra le tante componenti, non solo politiche, che fanno vivere la città. Può essere strumentale il mio appello, ma suggerirei a Cazzola di continuare ad impegnarsi nel nostro Bologna perché penso, non per il trito discorso del conflitto d’interessi, sarebbe difficile agire in entrambi gli ambiti.

No, un po’ di irritazione personale c’è…. Nel 95 Gazzoni dopo la promozione dalla C alla B si candidò sindaco, ora Cazzola. I Presidente della mia squadra si candidano sempre contro di me… non è giusto. Forza Bologna.

Maurizio Cevenini







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