Maurizio Cevenini - TRE MESI PER PARLARE DI BOLOGNA
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  Tribuna: TRE MESI PER PARLARE DI BOLOGNA
Postato il Lunedì, 07 marzo alle 11:21:26 di
 
 
  Tribuna
Il clima non aiuta e la primavera sembra un miraggio lontano. Ma tra tre mesi, il 15 e 16 maggio, la nostra città andrà al voto per eleggere il suo nuovo sindaco e chiudere la lunga e dolorosa parentesi del commissariamento. Anna Maria Cancellieri ha fatto un lavoro egregio: si è trovata a fare letteralmente i conti con un bilancio terribile e ha assunto il ruolo di garante e traghettatrice di questa fase così delicata.


Ma i bolognesi vogliono andare alle urne e scegliere il loro primo cittadino, come dimostra l’alta affluenza alle primarie del centrosinistra. Quella nave così ben capitanata dal commissario in un mare in tempesta sta tornando verso il porto. E ad attenderla c’è la passione dei cittadini e una città, Bologna, che ha bisogno di progetti per riflettere e sperare sul suo futuro. Nelle settimane che mancano a quell’appuntamento così atteso ed importante la parola d’ordine deve essere quindi una: non perdere il filo. Nel periodo delle primarie e nel lavoro preparatorio si è intessuta una ricca trama di interesse per il futuro di Bologna, di relazioni, di partecipazione. Questa trama così ben riuscita rappresenta la base fondamentale per arrivare alle elezioni di primavera con delle proposte concrete e con il più ampio coinvolgimento possibile di cittadini. A tre mesi dal voto, il mio appello è quindi quello di sforzarci, tutti, di parlare di Bologna. Di vivere la nostra città, ogni piazza, strada e mercato, ascoltando chi la abita per capire di cosa abbia realmente bisogno. E’ tempo di abbassare tutti i ponti levatoi che fino ad ora sono stati alzati per cominciare a dialogare e a scambiarci idee, lasciando i veleni alle nostre spalle. Le campagne elettorali sono spesso terreno di scontro. Io mi auguro che lo scontro si trasformi in confronto, anche acceso e duro, per arrivare a disegnare la città che tutti sogniamo. Pur utilizzando sempre parole di verità perché, come ho più volte detto, sono assolutamente convinto che sia inutile fare grandi proposte se poi sono irrealizzabili. Credo che i bolognesi vogliano questo, e credo anche che abbiano tutte le ragioni per pretenderlo. E’ nel loro interesse, infatti, mettere al centro della campagna elettorale idee e proposte per la nostra città. E allora forza, rimbocchiamoci tutti le maniche e parliamo insieme di Bologna.
 
Maurizio Cevenini

 
 
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