Nell'ultimo giorno di campagna per le primarie desidero rinnovare il mio convinto appello agli iscritti e ai simpatizzanti del PD al voto per Bersani e Bonaccini.

Le miei iniziative e il mio impegno, che hanno coinvolto chi mi ha sostenuto alle primarie per Bologna e nel voto amministrativo, si sono concetrate sul sostegno a Bonaccini, quale segretario regionale. Per questo motivo ho accettato di buon grado di essere in lista con lui per l'assemblea regionale. Ai miei sostenitori dico che votare per lui è anche votare per me. Stefano farà bene il segretario regionale con generosità e voglia di stare in mezzo alla gente. Oggi come oggi non guasta.

Naturalmente mi auguro che gli elettori confermino e consolidino il voto degli iscritti dando a Bersani e Bonaccini una ampia maggioranza.

Detto questo ritengo che per serietà, come ha già dichiarato Bonaccini nei confronti dei suoi contendenti, nella notte del 25 ottobre il PD dovrà avere comunque un segretario con un gesto responsabile da parte di tutti. Non sarebbe pensabile una trattativa nelle assemblee scavalcando nei fatti un pronunciamento maggioritario.

Per rafforzare il mio ragionamento ricordo che se "gli specialisti di statuti complicati" si fossero occupati di Bologna avrebbero costretto al ballottaggio Delbono che vinse nettamente le primarie, ma con il 49.7 davanti a me con il 23,3%, Merola 21,4% e Forlani 5,1. Questa è un esempio calzante per dimostrare che se le primarie, come fu per Bologna, vogliono essere virtuose e utili per vincere la corsa più importante contro i nostri veri avversari devono togliere ogni spazio a piccole trattative, ricordo di vecchi congressi.

Quindi per essere netti un appello dell'ultima ora ai tre candidati regionali al rispetto, nel Paese del maggioritario, del voto degli elettori di domenica.

Maurizio Cevenini

dall'agenzia di stampa....

(ER) PD. SPOGLIO PRIMARIE IN DIRETTA IN QUARTIER GENERALE... -3-
(DIRE) Bologna, 23 ott. - Nello schieramento pro Bersani e Bonaccini, invece, c'e' chi chiede un atto di serieta' a tutti i rappresentanti delle tre mozioni congressuali. "Nella notte del 25 ottobre- afferma Maurizio Cevenini, presidente del Consiglio comunale di Bologna- il Pd dovra' comunque avere un segretario, con un gesto responsabile da parte di tutti. Non sarebbe pensabile una trattativa nelle assemblee scavalcando nei fatti un pronunciamento maggioritario". Poi aggiunge: "Se gli specialisti di statuti complicati si fossero occupati di Bologna, avrebbero costretto al ballottaggio Flavio Delbono, che vinse nettamente le primarie per la scelta del sindaco di Bologna ma con il 49,7%, davanti a me con il 23,3%". Dunque, sostiene Cevenini, "se le primarie vogliono essere virtuose e utili, come fu per Bologna, per vincere la corsa piu' importante contro i nostri veri avversari, si deve togliere ogni spazio a piccole trattative, ricordo di vecchi congressi".
In favore del duo Bersani-Bonaccini arriva anche l'appello al voto da Imola, firmato dal sindaco Daniele Manca, dal deputato Massimo Marchignoli, dalla capolista nazionale per Bersani, Sara Brunori, e dalla capolista regionale Silvia Sassi. Insieme a loro, si schiera anche Vincenzo Zacchiroli, ex sindaco di Castel S.Pietro, mentre per Bersani e Bonaccini arriva anche l'appello al voto di un gruppo di lavoratori e operatori del sociale, tra cui i cooperatori Alberto Alberani e la senatrice Rita Ghedini.