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(ER) IMMIGRATI BOLOGNA. ASIF, PROVINCIA: ORA NUOVA PRESIDENZA
MA FI: DA REGOLAMENTO SI TORNA AL VOTO; A CEVENINI SPETTA INTERIM
(DIRE) Bologna, 11 feb. - Raza Asif si e' dimesso da presidente del Consiglio provinciale degli stranieri ed ora il parlamentino dovra' eleggere, al proprio interno, chi dovra' succedergli. Questo e' quanto comunica Palazzo Malvezzi. L'opposizione, pero', da' un'interpretazione del regolamento che porta invece alla necessita' di nuove elezioni. La posizione ufficiale della Provincia la comunicano, con una nota, la presidente dell'Ente, Beatrice Draghetti, e il presidente del Consiglio provinciale Maurizio Cevenini. Prendendo atto delle dimissioni di Asif, "sulla base del regolamento in vigore e delle valutazioni della segreteria generale della Provincia, si potra' ora procedere alla nomina del nuovo presidente, del vicepresidente e dell'ufficio di presidenza". La scelta delle dimissioni, comunque, nelle stanze di Palazzo Malvezzi e' apprezzata. Cevenini la rispetta e la giudica "un atto di correttezza nei confronti del Consiglio, che permette di affrontare la situazione senza fasi transitorie". Idem per Giacomo Venturi, vicepresidente della Provincia: "Un gesto assolutamente doveroso nei confronti di chi ha deciso di investire molto su uno strumento di partecipazione democratica", che ora puo' agire piu' liberamente. Si accende, intanto, lo scontro a colpi di regolamento iniziato la scorsa settimana in commissione, quando Asif era semplicemente sospeso. Le dimissioni di oggi, almeno, tolgono un elemento di incertezza e Cevenini lo aveva detto in commissione: "Non si puo' andare avanti per troppo tempo in condizioni di scarso equilibrio". Con le dimissioni, ora, si va alla decadenza dell'intero ufficio di presidenza e il pallino torna a chi ha presieduto il Consiglio la prima volta. Ovvero Cevenini che vestira' i panni del presidente pro tempore ma "con funzione squisitamente notarile".(SEGUE)
(DIRE) Bologna, 11 feb. - Di sicuro tocchera' a Cevenini convocare la seduta che dovra' nominare il nuovo vertice. Un'operazione, questa, piu' facile a dirsi che a farsi. Almeno ripensando alle difficolta' incontrate la prima volta ("parto lungo e difficile", ricorda Cevenini) e tenendo presente che per l'elezione occorrono i due terzi delle preferenze nelle prime due convocazioni e la maggioranza semplice solo alla terza. E i tempi? Cevenini auspica "una soluzione rapida" ma, prima di ipotizzare una data, attende una comunicazione formale da Asif che dovra' anche chiarire se si e' dimesso solo da presidente o da consigliere (in tal caso si dovra' subentrare anche il primo dei non eletti). Nella sua nota Asif spiega di lasciare "tutte le cariche attualmente rivestite". E anche quella di consigliere "e' una carica", rileva Cevenini. Una nuova consultazione interna al parlamentino, quindi, e' quanto bastera' stando all'interpretazione del regolamento fornita dal segretario generale della Provincia, Giovanni Diquattro, in una commissione della settimana scorsa. Ma gia' in quell'occasione Luca Finotti (Fi) sollevo' pesanti perplessita' prefigurando invece la necessita' di tornare alle urne. Oggi Finotti torna alla carica, citando l'articolo 13 del regolamento del parlamentino: "Le dimissioni e ogni altra ipotesi di decadenza del presidente in corso di mandato comportano la decadenza del vicepresidente e dell'ufficio di presidenza, e la necessita' di procedere allo svolgimento di nuove elezioni entro dodici mesi". Da questo momento, continua Finotti, "il Consiglio stesso cessa di esistere in attesa delle eventuali nuove elezioni". (SEGUE)
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