Maurizio Cevenini - Dalla rivista IL MOSAICO
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  Tribuna: Dalla rivista IL MOSAICO
Postato il Sabato, 15 novembre alle 20:00:53 di
 
 
  Tribuna Carissimi, sfrutto lo spazio assegnato per una premessa che ritengo doverosa rispetto al quesito che ci ponete. Non riprendo le motivazioni della mia candidatura certamente atipiche come il mio approccio al programma del candidato...

I tanti che parteciperanno alle primarie, iscritti al PD o solo elettori e cittadini, che non hanno scelto "a priori" il proprio candidato, ma che hanno dichiarato "sceglierò dopo aver sentito i programmi…", forse non troveranno grandi motivazioni per votarmi. Ritengo che sarebbe sbagliato, a mio avviso riduttivo e controproducente, che da parte nostra vi fossero posizioni radicalmente divergenti su temi strategici (metro, civis, regolazione degli accessi, per fare solo esempi di viabilità e infrastrutture) in quanto l'elaborazione del programma dovrà tenere conto degli indirizzi del 2004 che nessuno di noi ha sconfessato in questi anni, dell'elaborazione del partito (conferenza di programma di luglio), dell'apporto dei singoli candidati.
Le occasioni di incontro già svolte, tralascio lo spiacevole inconveniente con "La rete unirsi", hanno dimostrato che fatte alcune eccezioni la maggior parte di noi hanno capito che cercare di smarcarsi con proposte di radicale differenziazione dall'amministrazione oltre che sbagliate creerebbero difficoltà serie nella fase, quella importante di elaborazione di programma e rapporto con alleati, partiti o associazioni che siano. Fatta la premessa indico tre punti, non necessariamente prioritari, che il nostro candidato non dovrebbe perdere di vista.

BOLOGNA PARTECIPA
Sotto questo titolo inserisco il legame forte con una parte di città che vive di luce propria e avrebbe l'esigenza di trovare un rafforzato rapporto con il Sindaco e in generale con l'Amministrazione.
Visto che sono stato segnalato come "candidato debole" sul fronte programmatico cerco di mettere a disposizione dei "candidati forti" le mie modeste esperienze di relazione.
Uno dei miei punti "deboli", la celebrazione di matrimoni mi ha permesso di incontrare nel corso di anni uno spaccato ampio della società bolognese; la raccolta di dieci volumi di frasi scritte dagli sposi, depurate dall'emozione del momento, segnalano un orgoglio e un amore verso la città straordinari. In quei libri si racchiudono esperienze di inclusione sociale (25% di matrimoni misti) che vanno oltre le fredde statistiche. Basti pensare alla rete vasta di volontariato, che non fa notizia sui giornali, i luoghi che per supponenza la politica giudica minori sono un patrimonio spendibile. Le grandi città sono cambiate profondamente cambiate e non vi è dubbio ma la percezione d'insicurezza è data anche dall'incapacità di valorizzare le positività.

BOLOGNA CITTA' EUROPEA DELLA SICUREZZA SOCIALE
In questo settore il prossimo sindaco ha il compito arduo di difendere il consolidato sistema di servizi sociali avanzati messi a disposizione della popolazione in questi anni.
La nostra "rete" rappresenta ancora un modello osservato a livello europeo e le risorse messe a disposizione da regione, provincia e comune, non devono arretrare; sotto questo profilo vedo favorevolmente l'impegno dei privati in carenza di disponibilità pubbliche, sotto il rigido controllo sulle procedure; in un recente dibattito sul welfare è stata rispolverata la definizione di "sicurezza sociale" essa racchiude l'incontro virtuoso della sicurezza legata all' attenuazione del disagio sociale che deve essere un riferimento costante di una Bologna democratica.

BOLOGNA CULTURA ENOGASTRONOMIA SPORT
Non parlo delle infrastrutture in quanto credo che per metro, civis, people mover, potenziamento del servizio ferroviario metropolitano, sarebbe difficile arretrare rispetto a scelte strategiche già effettuate e comunque condizionate, in parte, dai finanziamenti. Stando alle certezze occorre concentrarsi sull'opportunità offerta con l'alta velocità che lega a Bologna Milano e Firenze in tempi rapidissi. Occorre pensare da subito alle grandi potenzialità anche per la nostra città derivate dall'expò 2015 e inserire Bologna nel progetto con un rilancio della città della cultura, dell'enogastronomia, dello sport.
Sul primo punto il nuovo palazzo D'Accursio, Mambo, e il museo a cielo aperto delle nostre piazze (apprezzo l'idea che Ascom e altre associazioni si proponga di intervenire con iniziative concrete) devono essere valorizzate studiando con il concorso dei privati un rilancio, in parte avviato, del turismo interno ed internazionale. A questo si lega il recupero della cultura enogastronomia delle nostre terre, esteso in proiezione metropolitani alle città della provincia.
Il Bologna calcio, con il nuovo stadio, Basket City e i mille altri sport che formano una rete vivace di coinvolgimento giovanile sono un altro anello della catena che, se sfruttato, può produrre risultati.
Questi sono alcuni spunti di getto che metto a disposizione, assieme ai cento fogli di appunti che i cittadini mi hanno consegnato in questi giorni e che saranno posti al vaglio del candidato e dei suoi stretti collaboratori dopo il 15 dicembre, a dimostrazione che Bologna è viva e vuole resistere al declino.

Bologna, 13 novembre 2008

Maurizio Cevenini
 
 
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