commenta la mancata
vendita del Bologna calcio agli americani della Tag Partners. E
cosi', mentre i vertici del Pd regionale e provinciale,
preferiscono non esprimersi (per ora) sulle vicende di una
societa' privata (nel pieno della trattativa con Joe Tacopina,
furono bollenti i toni fra il patron rossoblu', Alfredo Cazzola,
e i segretari dei democratici dell'Emilia-Romagna e di Bologna,
Salvatore Caronna e Andrea De Maria), tocca al "tifoso" Cevenini
intervenire a conclusione della vicenda. Ma con una precisazione
d'obbligo: "Spero che si chiudano la recenti polemiche che hanno
visto toni esasperati che non condivido- bacchetta Cevenini-
attorno alla squadra, alla quale va il mio augurio di buon
lavoro, si respiri il clima sereno di domenica primo giugno",
giorno della promozione in Serie A.
   Detto questo, Cevenini prende atto "del fallimento della
trattativa e tiro un sospiro di sollievo- dice- perche' gli
attuali soci hanno rinnovato la volonta' di andare avanti".
Oltretutto, sottolinea il presidente del Consiglio provinciale,
"in questo mese la campagna acquisti non ha risentito di alcuna
incertezza". Nel caso poi Cazzola e Menarini vogliano avviare
nuove trattative con altri eventuali acquirenti, le "seguiro' con
l'attenzione e il rispetto di chi si limita a tifare per la
squadra del cuore", assicura Cevenini. Che poi ricorda: "E'
bastato poco a citta' illustri per perdere la squadra di calcio e
il Bologna e' gia' fallito una volta, mentre la seconda e' stato
preso per i capelli".

  (Com/San/ Dire)
17:06 16-07-08