Maurizio Cevenini - Bologna la rossa
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  Comunicati: Bologna la rossa
Postato il Sabato, 08 dicembre alle 17:07:39 di
 
 
  Comunicati Venti, forse trenta anni fa si parlava di Bologna la rossa, inimitabile capitale del comunismo dal volto umano, della buona amministrazione. Con la rottura delle vetrine del ’77, la tragica morte di Francesco Lo Russo si è infranto quel mito e successivamente l’intero quadro politico nazionale ed internazionale ha portato anche la nostra città a subire cambiamenti radicali non solo cromatici. Il paragone per molti può essere irriverente ma sabato e domenica scorsi Piazza Maggiore ha ritrovato il suo antico colore rosso per merito della Ducati campione del mondo.

 E’ stato un evento senza precedenti che ha visto uomini e donne di ogni età partecipare alle tante iniziative organizzate in città e nella sede dell’Azienda. In un collegamento simbolico tra lo storico quartiere Ducati di Borgo Panigale e il  cuore della città. Al Palasport cinquemila persone, in  piazza Maggiore trentamila. Ho avuto il piacere tra sabato e domenica di accompagnare coppie di sposi a farsi fotografare con la moto di Stoner, nessuno era mai salito su una moto del genere ma tutti volevano esserci. La Provincia di Bologna per la prima volta ha assegnato il “Premio Provincia 2007” senza attendere il protocollo che prevede la designazione durante il corso dell’anno successivo, perché una vittoria di una piccola casa italiana, dopo trentaquattro anni, sui colossi giapponesi non poteva aspettare; anche il Comune di Bologna non ha voluto essere da meno assegnando il Nettuno d’Oro. Non c’era il pilota campione del mondo ma, anche se per molti tifosi è stata una delusione, io credo che sia stata una coincidenza fortunata perché è stata valorizzata l’intera squadra: i dirigenti, progettisti, ingegneri ma soprattutto indistintamente meccanici e operai che hanno costruito in anni difficili l’evento storico.

Il caso ha voluto che in tanti anni di attività politica non abbia mai avuto la possibilità di parlare in una Piazza Maggiore gremita, con la Ducati è avvenuto. Quando Jerry Scotti mi ha chiamato per portare il saluto della Provincia un piccolo dubbio mi ha attraversato perché non è una grande stagione per chi fa politica. Mi hanno aiutato le prime parole: “ho la cravatta rossa Ducati, sono nato a Borgo Panigale….” E’ bastato questo attacco per creare la giusta atmofera, forse non hanno ascoltato una parola del seguito del discorso, compresa la smentita finale sul luogo di nascita; poco importa per una emozione vera davanti a centinaia di maglie, cappelli, bandiere rosse che sventolavano.

C’ era tanta Bologna quella sera, ben diversa da quella grigia e decadente che giornali e televisioni descrivono da qualche tempo. Ci vuole poco, una speranza una passione e la città d’incanto torna a vivere in una fredda notte di dicembre.

 

Bologna, 3 dicembre 2007                               Maurizio Cevenini
 
 
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