Maurizio Cevenini - Il passante nord… non passa
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  Comunicati: Il passante nord… non passa
Postato il Lunedì, 12 novembre alle 12:03:02 di
 
 
  Comunicati Dialogo spesso con i lettori di questi pezzi scritti estemporaneamente e sollecitati all’ultimo momento. Spesso, ricordando il ruolo istituzionale che ricopro, affronto temi nazionali per evitare, come è successo, critiche di colleghi. Qualche deroga, però, me la prendo come nel caso del passante nord

tornato prepotentemente all’attenzione dei media non tanto per qualche passo avanti, ma per pesanti arretramenti.

Andando con ordine mi stupisce che dalla discussione di questi giorni  non emerga con evidenza e chiarezza che si tratta di un’opera non d’importanza locale, bensì di rilevanza nazionale, per gli effetti che può svolgere nei collegamenti Nord Sud. E’ infatti sotto gli occhi di tutti che la crisi del nodo autostradale bolognese provoca effetti ben superiori alla sola congestione del  traffico locale. Per essere più precisi, vedo timidezza nelle dichiarazioni di esponenti nazionali di maggioranza favorevoli all’opera rispetto all’aggressività dei contrari; le ultime dichiarazioni del Presidente di Lega Ambiente autorevole dirigente del nascente Partito democratico, il mio partito, che ha usato l’accetta, oltre ad una buona dose di pressappochismo, nel valutare intollerabile l’opera, sono l’esempio più significativo. Siamo ad una stretta decisiva: se la realizzazione del Passante Nord  è una priorità nazionale deve essere messa al primo punto nell’agenda delle infrastrutture. La querelle di queste settimane sull’inserimento di una quota in finanziaria per la progettazione non deve rappresentare il subdolo contentino per gli Enti locali, esattamente come avvenne, seppur in quota  più rilevante, per il collegamento sullo stretto di Messina. Allora, i parlamentari locali ottennero, a dimostrazione del loro impegno, l’inserimento tra le priorità e per dimostrare che si faceva sul serio si arrivò ad affidare la progettazione, con tanto di penali che ora si dovranno pagare per il mancato realizzo. Ecco questo è un esempio di cattivo governo che non può essere ripetuto e quindi anche gli struzzi devono sollevare il collo e decidere se si vuole andare fino al completamento dell’opera, e questo sarebbe un bene, oppure no; in quest’ultimo caso sono da evitare le scorciatoie dilatorie legate alla progettazione fine a sé stessa.

Quanto alle ricadute più direttamente bolognesi, non va dimenticato che tutti i piani del futuro sviluppo territoriale, dal Piano Territoriale Regionale a quello della Provincia, assumono il Passante Nord come spina dorsale dei traffici dell’area metropolitana bolognese, collocando prevalentemente i futuri sviluppi industriali, residenziali, commerciali all’esterno del Passante. realizzazioni, a rigor di logica, che dovrebbe essere stravolte vanificando il lavoro di pianificazione degli ultimi cinque anni effettuato da comuni, provincia, regione. Di questo, in modo responsabile, devono essere consapevoli tutti gli amministratori pubblici coinvolti.

Bologna, 9 novembre 2007

Maurizio Cevenini

 
 
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